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L'unione sarda. Il premio Ichnos va al ministro Kyenge

SEDILO. Conclusa la 20ª edizione della rassegna

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SEDILO Cala il sipario sulla ventesima edizione di Ichnos. Ieri sera, nello scenario di San Costantino a Sedilo, si è tenuta la serata conclusiva, caratterizzata da una vera e propria maratona musicale. Sul palco si sono alternati numerosi gruppi isolani, suggello finale del festival, iniziato il 4 settembre, e che ha portato in scena musicisti del calibro di Antonella Ruggiero e Mark Harris, Elena Ledda e Gabriel Rivano. Nella serata di ieri sono stati ricordati Andrea Parodi, Maria Carta, Marisa Sannia, Aurelio Porcu e Don Dore, parroco di Tadasuni collezionista di strumenti musicali etnici. Il festival chiude i battenti con la consegna del premio solidarietà al ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge.
SOLIDARIETÀ Un festival che dura vent'anni possiede un bagaglio di ricordi immenso, caratterizzato dalla varietà degli artisti che vi hanno preso parte. C'è, però, un comune denominatore tra tutte le edizioni: «È una grande manifestazione di solidarietà», sottolinea Peppone Tinnirello, per anni organizzatore del festival, «l'ultima serata è servita per dare spazio a realtà artistiche interessanti e che rappresentano la solidarietà». Il festival non è rimasto solo a Sedilo ma ha creato un filo ideale tra «paesi in territori difficili e dimenticati», dice Tinnirello, «la nostra speranza è realizzare la manifestazione anche l'anno prossimo, tenendo a mente che siamo tutti volontari».
IL PREMIO Cecile Kyenge e la Sardegna: dopo la parentesi della mancata visita in occasione dell'arrivo del Papa, arriva il premio della solidarietà che il ministro ritirerà a metà novembre. «È un segnale importante», dice il deputato del Pd, Caterina Pes, «l'impegno nell'integrare culture e diversità si lega a un festival come Ichnos e a una terra come la nostra che ha una cultura di accoglienza». Dunque, la premiazione vuole evidenziare che «le diversità sono una risorsa, non un pericolo», spiega il deputato, «abbiamo una storia antica di grande ospitalità». Sulla stessa linea anche l'eurodeputata del Pd, Francesca Barracciu, presente alla serata conclusiva della manifestazione: «Il premio è un modo per riconfermare che la Sardegna è una terra di solidarietà che rispetta le culture. Chiunque da noi è benvenuto».
Matteo Sau

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