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L'unione sarda. M5Stelle, la bozza della discordia

Diffuso un regolamento per le candidature: scontro on line

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Il regolamento per le primarie a 5 Stelle? Una mezza bufala. Almeno stando a quanto riferiscono gran parte dei firmatari del documento che ha fatto rumore tra iscritti e  simpatizzanti del M5S. Documento che gira di e-mail in e-mail, inviato da indirizzo sconosciuto, e che in calce porta la firma, tra gli altri, del sindaco di Assemini Mario Puddu, del consigliere comunale di Alghero Giorgia Di Stefano e di un attivista di Quartucciu. TAM TAM. Su Facebook il tam tam di iscritti e simpatizzanti ha già coinvolto centinaia di
persone che chiedono il coinvolgimento della base nelle scelte, dopo la denuncia del regolamento, ancora riservato, da parte di un attivista proprio attraverso il social network. L’e-mail parla apertamente di spaccatura del M5S sulle poltrone, di possibili espulsioni dei firmatari e di «lobby» interne che, «in barba alle regole sulla trasparenza e sulla democrazia partecipata tanto care al Movimento, starebbero segretamente decidendo nomi e candidature senza alcun coinvolgimento della base grillina, che in  questi mesi ha faticosamente messo a punto una piattaforma on line per la discussione del programma elettorale». 

PUDDU SMENTISCE. Raggiunto al telefono, il sindaco di Assemini casca dalle nuvole: «Il documento mi è stato effettivamente sottoposto. Ma non l’ho discusso con il gruppo di Assemini né, tanto meno, firmato. Di certo queste schermaglie non fanno bene al movimento. A questo punto, parlo a nome del gruppo di Assemini, aspettiamo che dallo staff ci vengano ricordate le regole da seguire. In questo momento di confusione e di illazioni qualcuno deve ricordarle». Più o meno lo stesso discorso che fa Flavio Martingano a nome del gruppo di Quartucciu: «La nostra lista certificata è estranea a questo documento, e quindi anche l’aderente che viene citato tra i firmatari», dice Martingano, che è anche consigliere comunale. «Infatti, non rispecchia i principi del movimento. L’unica piattaforma cui aderiamo è quella del blog di Grillo». 

I TEMI. I contenuti del regolamento - che, a questo punto, sembrerebbe essere più una bozza che altro - sono forti: «Le liste certificate sono gli unici soggetti legittimati a rappresentare il Movimento in Sardegna, e si sono assunte la responsabilità di elaborare una procedura che, tenendo conto dell’esperienza di altre Regioni, cerca di coniugare nel migliore dei modi (e nel minor tempo possibile) le esigenze di democrazia, rappresentanza dei territori e capacità di individuare candidati credibili, affidabili e
competenti, che abbiano dimostrato concretamente la loro coerenza con i principi del Movimento». In sostanza, si fa cenno alla possibilità che siano otto gruppi locali, individuati in base ai collegi elettorali sardi, ad assumersi il compito «di selezionare i candidati alle elezioni regionali», è scritto: «Ciascun gruppo sarà libero di decidere le procedure interne (voto palese o segreto, on line o fisico); in ogni caso il sistema di selezione delle candidature dovrà essere democratico, partecipato e trasparente». 

IL CHIARIMENTO. I parlamentari del Movimento 5 Stelle preferiscono non entrare nel merito dello scontro: «È inutile entrare in una polemica non si sa bene scatenata da chi», dice la deputata Emanuela Corda. Il senatore Roberto Cotti conferma, aggiungendo: «L’unica strada per la scelta dei candidati sono le primarie on line».

DIBATTITO DI PROGRES . Intanto ProgReS aderisce alla Diada Nacional de Catalunya, la festa della comunità catalana, che si svolge domani in memoria della caduta di Barcellona (1714).Luogo della manifestazione è Alghero, dove l’Òmnium Cultural de l’Alguer ha aderito all’iniziativa della “Via Catalana Internacional cap a la independència” organizzando una catena umana nella Plaça del Portal (Piazza Porta Terra), come avverrà in altre città della Catalogna e del mondo. Verso le 19,30 si terrà un incontro organizzato da ProgReS nel Chiostro della chiesa di San Francesco. A concludere i lavori sarà Michela Murgia, candidata alla presidenza della Regione.
Lorenzo Piras
 

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