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L'unione sarda. Lingua blu, 18 milioni per gli ovili

Approvato il disegno di legge con gli indennizzi agli allevatori

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La scelta, trattandosi di Lingua blu, è d'emergenza. Per questo i soldi concessi sono anche di più di quelli previsti all'origine: sarebbero dovuti essere 10 milioni; grazie a un emendamento del gruppo Udc-Fli, la Regione ne stanzierà 18,5 tra indennizzi agli allevatori e profilassi. L'approvazione del disegno di legge della Giunta, ieri in Consiglio, è stata unanime.
LA RIPARTIZIONE Così 10 milioni saranno concessi come indennizzi, per il ripristino del patrimonio zootecnico dopo la morte degli animali a causa della Blue tongue. «Morti, non soppressi», precisa l'assessore all'Agricoltura Oscar Cherchi, «perché l'Ue non riconoscerebbe gli aiuti in quanto gli animali sarebbero potuti guarire». In questa cifra è incluso anche il mancato reddito aziendale conseguente alla diffusione della malattia. Entro metà ottobre, dopo la pubblicazione sul Buras del provvedimento e il decreto dell'assessore con i criteri, i Comuni otterranno la delega per il pagamento degli indennizzi che saranno stabiliti azienda per azienda. Inoltre, 8 milioni serviranno per risarcire i Comuni delle spese sostenute per interrare gli animali morti, le disinfestazioni ed eventuali convenzioni con veterinari esterni o con l'Agenzia Agris per gli aspetti legati alla profilassi. Infine, 500 mila euro saranno messi a disposizione dell'Istituto zooprofilattico per monitoraggio e controllo.
LE VACCINAZIONI L'assessore alla Sanità Simona De Francisci ha risposto alle accuse sui ritardi nelle vaccinazioni rivolte dal centrosinistra sottolineando che «non dipendono dalla Regione». Anzi, in Aula ha parlato di mobilitazione sia sul fronte sanitario che su quello della profilassi. «L'assessorato e i Servizi veterinari hanno garantito totale assistenza con turni di lavoro rinforzati anche ad agosto». De Francisci ha annunciato la firma - imminente - di un nuovo decreto per accrescere le misure già attive. Tra le novità, la campagna di vaccinazione 2014 anticipata e la somministrazione del siero anche nelle aree non ancora colpite dal virus.
LA PROTESTA Ma il Movimento pastori sardi (Mps) è in rivolta e, la settimana dopo la visita del Papa, potrebbe attuare manifestazioni e blocchi. Dura la nota di Felice Floris, leader di Mps: «Ormai l'epidemia è diffusa su tutto il territorio regionale e la sanità veterinaria pubblica sta operando alla carlona, limitandosi a registrare eventuali decessi tra gli animali, e talune Asl stanno addirittura praticando il vaccino nonostante l'epidemia sia stata accertata violando ogni elementare regola sanitaria nonché la norma prevista dal protocollo di vaccinazione che ne vieta l'uso in presenza di animali malati». Floris chiede un incontro a De Francisci e Cherchi. Quest'ultimo assicura: «Ampia disponibilità, ma si dia atto che sugli indennizzi si è data risposta in tempi stretti».
Lorenzo Piras

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