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L'unione sarda. Murgia: «Noi la vera alternativa»

La scrittrice ad Alghero nella giornata dell'orgoglio catalano

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ALGHERO «Non è un caso che il primo incontro pubblico avvenga ad Alghero, in un giorno così particolare per la comunità catalana». Michela Murgia, candidata alla presidenza della Regione, in realtà avrebbe pure voluto partecipare attivamente alla Diada Nactional de Catalunya, in piazza Porta Terra, quando un'ora prima del suo comizio, circa trecento persone, tra algheresi e turisti catalani, si sono prese per mano formando una catena in memoria della caduta di Barcellona (1714) e della conseguente soppressione delle istituzioni catalane a opera della monarchia spagnola. Una manifestazione organizzata dall'associazione Omnium Cultural alla quale hanno preso parte i movimenti indipendentisti: Irs, Sardigna Natzione, Psd'az e Progres.
L'INTOPPO L'aspirante governatrice però è arrivata in ritardo a causa del caos provocato dai misteriosi boati che hanno scosso l'oristanese nel pomeriggio di ieri. L'appuntamento in piazza era alle 18.30, ma lei è riuscita a materializzarsi intorno alle 19.30, giusto in tempo per il dibattito pubblico al Chiostro di San Francesco, al quale hanno preso parte anche Federica Serra Pala, presidente del Progres Progetu Republica, e Gavino Balata, del movimento Progres l'Alguer.
IL DISCORSO «La Diada non è solo la giornata in cui la Catalunya ha perso la sua libertà, ma è l'occasione per tornare a riflettere su un'Europa dei popoli», ha detto la scrittrice trovando più di una analogia tra la battaglia per l'indipendenza dei cugini catalani e quella per una futura repubblica sarda. Il suo progetto è stato raccontato alle persone presenti nell'antico Chiostro del XIV secolo, «non dico che è il miglior progetto, ma è sicuramente diverso - ha continuato Michela Murgia - perché siamo un partito fatto di persone giovani che non hanno interessi se non quelli legati alla passione politica per una causa. Siamo indipendentisti, ma non è l'indipendentismo il criterio per costruire questo progetto comune».
NUOVE IDEE La politica che ultimamente tiene lontani gli elettori dalle urne, la crisi generale, non spaventa assolutamente la candidata di Progres. «La crisi serve a considerare idee nuove e la campagna elettorale sta andando benissimo. Stiamo raccogliendo una risposta elettorale superiore a quello che avevamo stimato. Sarà perché siamo una valida alternativa?».
Caterina Fiori

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