Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Barracciu: scoperto bluff di Cappellacci La replica: lei inerte

Zona franca, stop dell'Ue

Condividi su:

La strada verso la Zona franca integrale in Sardegna è sempre più in salita. Il Parlamento europeo ieri ha approvato il nuovo Codice doganale dell'Unione escludendo l'Isola dai territori esenti dai dazi comunitari. La decisione di Strasburgo ha bloccato così il progetto, voluto dal governatore Ugo Cappellacci, per rilanciare l'economia della regione attraverso regimi doganali privilegiati, offrendo così ai suoi oppositori nuovi spunti di polemica. Prima fra tutti quella dell'europarlamentare del Pd, Francesca Barracciu, candidata alle primarie del centrosinistra in vista delle regionali. «Oggi a Strasburgo è stato definitivamente svelato l'inganno di Cappellacci - accusa l'esponente del Pd -, non ho mai avuto posizioni ideologiche contro la Zona franca integrale, ma al contrario del governatore, ho solo detto ai sardi la verità: che era irrealizzabile poiché il Codice doganale dell'Unione la impediva, e il voto di ieri lo conferma».
Secondo la Barracciu, l'iter amministrativo verso una Zona franca sarebbe praticabile, ma i vertici della Regione si sono mossi con tempi e modi sbagliati. «Due erano le condizioni necessarie per inserire la Sardegna fra i territori extradoganali dell'Unione: una forte iniziativa politica con le istituzione europee e nazionali e tempestive proposte parlamentari emendative. Sull'una e sulle altre pesa la latitanza di Cappellacci». Rincara la dose Salvatore Melis, segretario nazionale dei Rossomori secondo il quale agli «annunci e i proclami intrisi di retorica» si sono aggiunti «percorsi giuridici inventati. La Zona franca è una cosa seria - dice Melis -, va superata la strumentalizzazione ai fini meramente elettorali o di parte».
In serata la replica del portavoce di Cappellacci, Alessandro Serra: «Nel vano tentativo di attribuire responsabilità ad altri, Francesca Barracciu compie un'involontaria ammissione di colpa, una confessione della sua inerzia, del suo ostruzionismo e della sua malcelata contrarietà alla Zona franca. Il presidente Cappellacci ha formalizzato la richiesta sia alle autorità comunitarie che al Governo nazionale, di cui è necessario il pronunciamento. Contemporaneamente ha chiesto a tutti i politici sardi di adoperarsi nelle sedi opportune per sostenere una battaglia che appartiene a tutti i sardi. Che cosa ha fatto l'on. Barracciu nella sua qualità di parlamentare europeo? Esattamente lo stesso che ha fatto quando era consigliere di maggioranza con il presidente Soru: assolutamente nulla».
Luca Mascia

Condividi su:

Seguici su Facebook