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L'unione sarda. Imprenditore tenta di ammazzare il figlio

GALTELLÌ. Il colpo di pistola è andato a vuoto

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GALTELLI Al termine dell'ennesima lite in famiglia, un settantenne imprenditore di Galtellì, Antonio Puddu, ha preso la pistola regolarmente denunciata in Questura e ha sparato contro il figlio Marco di 35 anni.
Il colpo d'arma da fuoco fortunatamente non è andato a segno, per il giovane soltanto un grande spavento. Conseguenze più serie per il padre che è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio ed è stato trasferito nella camera di sicurezza della caserma.
Il fatto è accaduto ieri sera, nella casa al centro del paese di Galtellì dove abitano sia il padre sia il figlio.
Antonio Puddu è un imprenditore molto conosciuto a Galtelli e in tutta la zona per la sua attività nel settore del trattamento degli inerti. I rapporti con il figlio Marco si sono deteriorati negli anni, al punto che il giovane non lavora neppure nell'azienda di famiglia ma ha trovato impiego come operaio in una cava di marmo a Orosei.
Quale sia stato il motivo dell'ennesima lite è difficile dirlo ed è un fatto coperto dal riserbo degli inquirenti, in attesa che venga approfondito dalle indagini degli inquirenti. Di sicuro Antonio Puddu ha preso la pistola che detiene legalmente e - secondo l'accusa - ha cercato di uccidere il figlio.
Curiosamente Marco Puddu, poco dopo il fatto, ne ha dato notizia sul social network di Internet, Facebook: «Babbo, in bocca al lupo». Un'altra prova di quanto fossero ormai deteriorati i rapporti tra i due.
I carabinieri hanno inoltrato un dettagliato rapporto alla Procura di Nuoro.

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