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L'unione sarda. Promossi a una classe soppressa

SINISCOLA. L'assurda situazione di quattro ragazzi dell'Agrario costretti a cambiare indirizzo

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SINISCOLA Anche negli Istituti superiori della Baronia l'effetto dei tagli alla spesa pubblica solleva malumori e proteste. A far alzare la voce dei sindacati a Siniscola è la soppressione di una classe dell'Agrario, che di fatto ha impedito a numerosi studenti la prosecuzione nel corso scelto dopo la licenza media. Si tratta di quattro allievi che lo scorso anno avevano frequentato il secondo anno e che pur avendo ottenuto la promozione alla classe successiva, hanno dovuto ripiegare verso altri indirizzi per salvare gli anni già conseguiti. «È una situazione inaccettabile e gravissima - tuona Tonino Iozza, rappresentante della Gilda scuola - che lede il diritto garantito dalla costituzione. Questa scuola non solo non valorizza il corpo docente, ma si sta rivelando inadeguata anche alle esigenze e alle aspettative dei ragazzi». Anche Bastiano Lai della Cisl è molto critico: «La perdita di una classe - dice - è una sconfitta per il territorio e le istituzioni. Soprattutto perché va a colpire uno dei settori economici portanti del territorio». L'agitazione che si sta vivendo all'Agrario, che dipende dal Michelangelo Pira (fanno parte della stessa presidenza anche il Liceo scientifico e il Nautico di Lupareddu, insieme al distaccamento dello scientifico di Bitti), coinvolge anche i docenti del Tecnico Luigi Oggiano. «A fronte di una dispersione scolastica confermata intorno al 16 per cento, invece di promuovere iniziative di recupero è stato scelto di sopprimere i corsi serali», dice Giuseppe Deplano, un altro rappresentante della Gilda. «Un paradosso che pone molti interrogativi sul futuro della scuola pubblica. Da una parte si cancellano le opportunità di studio e dall'altra non si interviene per migliorare i caseggiati e le strutture interne alla scuola. Esempio ne è il laboratorio di informatica i cui computer sono vecchi di 12 anni».

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