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L'unione sarda. Sanna: «Basta demagogia, chiediamo i punti franchi»

Il leader del Psd'Az accusa, Pittalis (Pdl) replica al veleno

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«Svelato l'inganno del presidente della giunta regionale, con l'approvazione a Strasburgo del nuovo codice doganale europeo, senza alcune modifica che riguardi le sorti dell'Isola, ritengo si debba porre fine alle suggestioni e alle mistificazioni che da mesi si rincorrono sui tempi e sull'iter istitutivo della zona franca sarda». Presa di posizione del leader del Psd'Az Giacomo Sanna, che interviene nella polemica tra l'eurodeputata del Pd, Francesca Barracciu, e il governatore.
«Per capire quanta demagogia ci fosse nella richiesta del governatore, è sufficiente scorrere l'elenco delle zone franche di vecchia e nuova istituzione in Europa per trovare conferma che tutte sono assimilate ai territori extradoganali. Auspico, dunque, che sull'argomento possano cessare strumentalizzazioni e propaganda spicciola, insieme con le richieste inutili e improbabili rivolte all'Europa da parte della Regione, e ci si unisca tutti nel dare corso all'immediata istituzione dei sei punti franchi in Sardegna e sostegno alla proposta di legge per l'istituzione della Zona franca sarda».
La replica è affidata a Pietro Pittalis, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale. «La verità è che Barracciu, notoriamente contraria alla Zona franca, pur di nuocere all'attuale presidente delle Regione è disposta a mettere in gioco gli interessi dei sardi. Quel che stupisce è che tale azione possa trovare sostegno e avallo da parte di chi, come Giacomo Sanna, sedeva accanto al presidente Cappellacci nel momento in cui quest'ultimo firmava le comunicazioni al Governo e all'Unione Europea».

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