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L'unione sarda. Maxi classi con 31 alunni

NUORO. Emergenza alle scuole medie Maccioni e Borrotzu: aule insicure

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NUORO Le prime scoppiano. Classi con alunni stipati in aule che le relazioni di Asl e Comune giudicano non sicure se non per 28 persone. Il punto è che nella scuola media di via Aosta le prime mettono assieme addirittura 30 e 31 alunni. Troppi in ogni caso. Qui, oltretutto, non mancano situazioni particolari perché tra gli iscritti ci sono dieci stranieri e altrettanti ragazzi con difficoltà. Analoghi problemi nelle seconde classi delle medie Borrotzu. La soluzione è affidata al riconoscimento di una classe in più in entrambe le scuole che, però, non c'è.
PROTESTA Ora il sindaco Alessandro Bianchi pone il caso Nuoro - maxi classi e liceo musicale - al ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza e all'assessore regionale Sergio Milia mentre per oggi docenti, genitori e sindacati annunciano un'iniziativa di protesta nell'ufficio della direzione scolastica provinciale.
LE RICHIESTE «Come amministratori siamo fortemente preoccupati per la situazione delle due scuole medie cittadine che si accingono a formare classi da 30 e 31 alunni, nonostante - spiegano Bianchi e l'assessore Paola Demuro nella lettera rivolta anche al direttore scolastico regionale Francesco Feliziani - le indicazioni della Asl, le relazioni dell'Ufficio Manutenzioni del Comune, le norme di prevenzione incendi, ma anche la considerazione che le classi numerose impediscono una piena funzionalità didattica, indichino chiaramente che sia necessario limitare il numero degli alunni a 25-28 per classe. Le numerose segnalazioni non sono servite a modificare un orientamento che penalizza la città, nonostante il senso di responsabilità dimostrato in occasione del piano di dimensionamento quando Nuoro ha dovuto rinunciare a due autonomie». Bianchi sollecita l'attivazione di una classe in più anche nel liceo musicale che ha 45 iscritti alla prima. Servono due classi, anziché una; altrimenti la metà rischia di restare fuori e finire nei numeri abnormi della dispersione scolastica.
I SINDACATI Ieri a Sorgono si ritrovano sindaci, assessori provinciali, sindacati, dirigenti scolastici a chiedere l'attivazione del convitto di Sorgono. Trentacinque studenti e altrettante famiglie attendono certezze. «Non transigiamo sulle classi che scoppiano a Nuoro, ma servono risposte anche per il territorio», sottolinea Maria Luisa Ariu, della Cisl Scuola, al termine dell'assemblea di Sorgono. Assieme alla collega della Cgil, Antonella Cidda, firma la richiesta urgente all'assessore Milia e a Feliziani di un incontro per il salvataggio del convitto. Le emergenze si intrecciano. «Domani (oggi ndr) sarò nella scuola di via Aosta accanto a docenti e genitori perché la situazione è impensabile», dice Antonella Cidda. «Porteremo il problema di Nuoro al tavolo nazionale», annuncia Maria Domenica Di Patre, vice coordinatore nazionale della Gilda, che oggi è a Roma. «Siamo di fronte a una situazione assurda», commenta Gianfranco Meloni, leader regionale di Gilda e docente al liceo musicale, esempio dalla forza paradossale: gli iscritti non hanno classe.
Marilena Orunesu

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