Dal nostro inviato
Augusto Ditel
OLBIA Tre spie in quattro giorni. Se non è un record, poco ci manca. In questi giorni di turbolenza, con la guerra nel regno dei cieli sardi, conclusasi con l'assegnazione delle rotte di continuità, Meridiana si è conquistata titoli sui giornali e servizi tv che avrebbe preferito evitare.
I TRE CASI Riassunto delle puntate precedenti.
1) Alghero, lunedì 9 settembre, esterno giorno, sette del mattino. A bordo del Boeing 737 di Air Italy diretto a Linate ci sono 150 passeggeri. Il comandante sta per decollare, ma l'operazione fallisce: colpa di una spia che segnala un'anomalìa ai motori. Arrivano i tecnici, controllano e (ri)danno il via. Altro tentativo di take off , altro aborto. Tra imprecazioni, attacchi di panico e rosari sgranati, ecco la soluzione: da Olbia arriva un altro aereo (Md-80) che alle 11.30 lascia la pista di Fertilia con destinazione Milano.
2) Signori, si replica l'11 settembre (!). Città catalana, stessa pista, stesso aereo, stesso orario, addirittura stesso pilota. Niente da fare, decollo impossibile per quella maledetta spia. Questa volta, insulti in quantità industriale perché i 147 passeggeri, se vogliono andare a Milano, debbono raggiungere Olbia in pullman, Accettano in 109.
3) Olbia, giovedì 12. Alle 18, un'altra spia si accende nell'Md diretto a Milano, ma l'aereo era ancora nel finger, non aveva neanche rullato. Il comandante chiede di poter volare su un'altra macchina: cinture allacciate dopo un'ora e mezzo.
COMANDANTE «Non ci vedo nulla di anormale - spiega il comandante Carlo Gesevondi, dipendente di un'altra compagnia (una scelta di chi scrive), visto che parliamo di mezzi imbottiti di apparati elettronici. Io ora volo con un Airbus 320: sa quanti computer di bordo ho a disposizione? Sette a doppio canale, cioè 14. I non addetti ai lavori non sanno che le avarie segnalate dalle spie possono essere centinaia di migliaia: si tratta di valutare caso per caso, con l'aiuto dei tecnici. Un pilota segnala l'avaria, il tecnico interviene prontamente, capisce qual è la portata del guasto e adotta le procedure del caso».
SICUREZZA Il comandante esclude che Meridiana stia riducendo la sua attività o compia tagli nel campo della sicurezza. «A parte la mia esperienza personale, nel nostro ambiente si sa bene che quello della manutenzione e della sicurezza è sempre stato un fiore all'occhiello della compagnia aerea sarda, una vera e propria eccellenza».
A occuparsi del delicatissimo settore, è Meridiana Maintenance , un ramo d'azienda con circa 400 dipendenti, nato nel 2010, guidato da Ivano Pippobello e più volte premiato per la qualità del servizio e la professionalità e competenza dei tecnici. All'interno dell'aeroporto di Olbia gli hangar della società ospitano molto spesso mezzi di altre compagnie come Iberia, British Airways, Air Swiss oltre ad aerei privati.
MAINTENANCE «Siamo in grado di assistere un'ampia gamma di aeromobili - dicono a Meridiana Maintenance -: gli Md-80. i Boeing 717 e 737, gli Airbus 320 e 330. In aggiunta ai servizi di manutenzione e d'ingegneria, ci occupiamo di progettazione e approvazione di modifiche di cabina e avioniche. Oltre alla nostra base di Olbia, possiamo offrire supporto tecnico e un servizio di line maintenance sugli scali di Cagliari, Milano Malpensa, Verona, Firenze, Cagliari e Venezia».