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L'unione sarda. Appello ai gruppi consiliari per la doppia preferenza

Il Coordinamento per la democrazia paritaria rilancia

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Un appello al Consiglio regionale con l'auspicio che possa valutare ancora l'attuazione della doppia preferenza di genere. Le donne del Coordinamento per la democrazia paritaria e partecipata, organismo costituito per promuovere l'inserimento della doppia preferenza nella nuova legge elettorale della Sardegna, sperano che possa approdare in aula un articolato di legge finalizzato a rendere effettivo tale principio.
Attraverso una nota, le rappresentanti del Coordinamento chiedono alle istituzioni e alla società civile di «condividere l'esigenza non più procrastinabile di una paritaria e democratica presenza femminile nel Consiglio regionale. Non è accettabile che la più importante assemblea elettiva sarda veda la presenza di sole 5 elette su 80 consiglieri. È doveroso ricordare che, per avere una maggiore presenza di donne nella Giunta regionale, è stata necessaria la sentenza del Tar Sardegna del 2 agosto 2011 che ha dichiarato nulli i precedenti decreti di nomina assessoriale del Presidente della Regione, in quanto, in contrasto con il dettato costituzionale, non contenevano nella composizione alcuna rappresentanza femminile».
La richiesta è stata firmata da tutte le 37 componenti del Coordinamento. Tra i circa 180 sostenitori dell'appello per la doppia preferenza di genere non ci sono solo i nomi di rappresentanti del mondo politico, sindacale, universitario, giornalistico ma anche, per citarne alcuni, quelli di Gigi Riva, del musicista Paolo Fresu, del regista Giovanni Columbu e dell'attrice Margherita Buy.
Eleonora Bullegas

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