Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Sui vaccini duro scambio tra Deriu e l'assessore

Lingua blu

Condividi su:

«Con decisioni prive del necessario fondamento scientifico e tecnico, prese esclusivamente con superficialità, la Regione per contrastare la lingua blu ha definito azioni non soltanto inutili ma addirittura dannose e costosissime per la comunità». È il parere di Roberto Deriu, presidente della Provincia di Nuoro e candidato alle primarie del centrosinistra. «Sarebbe bastato confrontarsi con l'apparato tecnico per sapere che un'opera di profilassi, ovvero di vaccinazione, è la meno indicata possibile quando l'epidemia è in atto e si deve esclusivamente parlare di terapia. I tecnici, se interpellati, avrebbero messo in evidenza che vaccinare quando è ancora possibile che l'animale abbia il virus incubato è come tentare di spegnere un incendio con la benzina: si rischia moltissimo e non si riesce a domarlo».
Una tesi condivisa da Claudia Zuncheddu, consigliere regionale di Sardigna Libera. «Gli assessori alla Sanità e all'Agricoltura impongono nei tempi sbagliati vaccini inefficaci, con la minaccia di esclusione dagli indennizzi i pastori che non hanno vaccinato i propri ovini. I pastori vogliono collaborare perché la sopravvivenza delle loro aziende e delle loro famiglie dipende dalla soluzione del problema, ma oggi le proposte delle Istituzioni non sono credibili».
L'assessore alla Sanità, Simona De Francisci replica: «Con certe affermazioni il presidente della Provincia di Nuoro dimostra di conoscere solo un certo tipo di campagna, quella elettorale: sicuramente quella a lui più congeniale. Ogni decisione dell'assessorato è frutto del confronto ed è stata condivisa con le massime autorità sanitarie nazionali e regionali: ministero della Salute, Centro di referenza nazionale di Teramo, Istituto Zooprofilattico della Sardegna, Servizi veterinari delle Asl».

Condividi su:

Seguici su Facebook