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L'unione sarda. Il trono per il pranzo del Pontefice arriverà da Lanusei

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Ha la forma stilizzata di una pavoncella sarda ed è stato realizzato in noce massello da due artigiani di Lanusei, Andrea Cau e Thomas Pietro Mulas. È il trono destinato a Papa Francesco, capotavola nel pranzo con i vescovi della Sardegna organizzato il 22 settembre nel pontificio seminario regionale. L'opera è stata commissionata ai due artisti ogliastrini da monsignor Gianfranco Saba, rettore del Seminario regionale, insieme ad un tavolo da sessantaquattro posti destinato ad accogliere il pranzo dei presuli sardi. Il tavolo è formato da una decina di elementi componibili ad U, è lungo 25 metri ed è stato realizzato in massello di noce, così come il piccolo tavolo, inserito al centro del complesso, destinato al Pontefice.
«Quando monsignor Saba», ricorda Andrea Cau, 49 anni, sposato e padre di tre figli, «mi ha comunicato l'assegnazione della prestigiosa commessa, ho provato una grande soddisfazione. Per diventare un vero falegname occorrono passione e fantasia. Devi saper cogliere cosa si nasconde dentro il tronco grezzo, come la statua nel blocco di marmo». Andrea Cau non dovrà attendere molto per cimentarsi in questa prova sublime, dato che la commessa del Seminario prevede anche la realizzazione di un inginocchiatoio e di un leggìo, sempre destinati al Pontefice, da modellare su due tronchi di ginepro secolare recuperati dagli operai dell'Ente foreste di Lanusei, grazie all'interessamento del direttore generale Gilberto Murgia e del presidente Bachisio Molotzu. Le parti in cristallo temperato sono state fornite da una ditta di Fonni. «È da due settimane che lavoriamo giorno e notte», aggiunge, «mancano solo gli ultimi ritocchi, le ultime pennellate e la posa delle foglie d'oro in cima alle ali della pavoncella».
Nino Melis

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