Una lista unitaria della sinistra. Il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, a Cagliari per la conferenza programmatica del partito, rilancia la proposta di unire la galassia della sinistra. Un soggetto che «dovrà verificare se si può dialogare col Pd», spiega Ferrero. Le prove generali stanno nell'intervento alla conferenza del segretario del Pd, Silvio Lai: «A Roma siamo lontani ma in Sardegna no», dice, assicurando «il voto per la decadenza di Berlusconi».
La lista unica e i dubbi sul Pd rappresentano una posizione decisa, viziata, però, dalla legge elettorale che costringe i piccoli partiti a stare in coalizione per superare lo sbarramento. Dunque, nonostante «a livello nazionale il Pd sia un disastro», sottolinea Ferrero, «dobbiamo puntare a un'azione forte con il lavoro al centro del programma». Sulle primarie il segretario si dimostra distaccato: «Avremmo preferito avere chiari i contenuti, che idee hanno i candidati su temi cruciali come agricoltura, turismo, basi militari». Negativo il giudizio sul governo: «Letta deve andare a casa subito», afferma Ferrero che non esclude «collaborazioni col Movimento 5 Stelle».
Il coordinatore regionale Giovannino Deriu fa una ricognizione sulla crisi in Sardegna e richiama la sinistra «all'unità che non sia solo per le elezioni». E precisa: «Non possiamo stare in un centrosinistra che prima appoggia il governo Monti e dopo ne fa uno insieme al Pdl». Le primarie sarde «non ci appassionano, ma visto che si fanno dovrebbero puntare più sul dibattito e meno sulla fisicità dei candidati». Anche Silvio Lai riconosce «l'assenza di un confronto vero tra i contendenti».
Di questi ultimi, qualcuno si è anche fatto vedere all'assemblea del Prc: per esempio Simone Atzeni, che stasera riceve a Cagliari la visita del segretario nazionale del Partito socialista, Riccardo Nencini, e del deputato Lello Di Gioia. Appuntamento alle 17 alla Società degli operai, in via XX Settembre 80. (mat. s.)