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L'unione sarda. «I tagli? Una protesta»

NUORO. Il sindaco ha spiegato la riduzione delle indennità della Giunta

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NUORO «È una riduzione volontaria, un atto di protesta». Il sindaco spiega così la decisione della giunta di ridurre le indennità del 20 per cento. Premette Alessandro Bianchi: «Non interveniamo sui costi della politica che vanno sì tagliati, ma a Roma, non a Nuoro». L'intento della delibera è un altro. Anziché minacciare dimissioni, fare sit-in o scrivere lettere, la giunta Bianchi ricorre al taglio delle indennità contro il drastico ridimensionamento dei trasferimenti statali. Nove milioni di euro nel 2010, ora poco più di 3 milioni.
SERVIZI A RISCHIO «In un momento in cui gli enti locali sono penalizzati fortemente, rischiano di pagarne le conseguenze soprattutto le politiche volte a persone in difficoltà. Ci sono Comuni che hanno tagliato i servizi, c'è il rischio di ridurli anche verso i cittadini nuoresi. Abbiamo ritenuto che fosse giusto che gli amministratori utilizzassero questa strana protesta tagliando le indennità». Bianchi risponde indirettamente anche alle polemiche, comprese quelle di chi parla di indennità maggiorate dal 2006. «Le somme le verificano i tecnici», precisa. E tira fuori il suo stipendio di sindaco.
LE SOMME «Ora percepisco in media 1117 euro mensili, da settembre saranno 893,60. Non parliamo di sprechi, né di indennità principesche», sottolinea Bianchi che da quando ha ripreso il suo lavoro di medico non è più in aspettativa e ha un'indennità dimezzata. «Il taglio del 20 per cento porterà a un risparmio di 17 mila euro nel 2013 e di 53 mila euro nel 2014». Saranno spesi per i disabili, magari per spianare le strade di accesso a casa. Chi sta in giunta a tempo pieno - spiega l'assessore al Bilancio Tore Daga - percepisce 2790 euro lordi da cui vanno detratte le ritenute fiscali che variano a seconda del reddito. Lui che lavora in banca e non è in aspettativa ha al mese 630 euro di cui una quota va al partito. Il vice sindaco 769 euro.
INCARICO ALL'ATO «Dobbiamo mantenere inalterati i servizi con minori trasferimenti. Il Governo ci mette a disposizione l'Imu, ci obbliga alla Tares, alla Service tax. Sono forme di tassazione inique e vessatorie, ma sono l'unico strumento per mantenere i servizi», sottolinea Bianchi. E l'indennità da commissario straordinario dell'Ato? «Sono funzioni con altissime responsabilità personali. Dal mio insediamento, a giugno, le svolgo senza indennità», dice il sindaco. La giunta regionale non ha disciplinato il trattamento economico dovuto al commissario. «Quando dovesse stabilirlo, sarà obbligo del commissario optare per l'indennità del comune di Nuoro o dell'ente regolatore del servizio idrico perché non sono cumulabili».
PATTO DI STABILITÀ «La mia prossima battaglia potrebbe essere quella di non rispettare il patto di stabilità», annuncia Bianchi. Finora - spiega - il Comune ha cercato di pagare le imprese anticipando i finanziamenti e attingendo dal fondo di bilancio. «Ora siamo in una situazione di difficoltà importante. Adesso senza trasferimenti non ci sono pagamenti», dice Bianchi che pensando ai 15 precari che operano nei servizi sociali e si ritrovano con un contratto scaduto assicura: «Nostro obiettivo è continuare a far fronte ai servizi con la riassunzione a tempo determinato».
Marilena Orunesu

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