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L'unione sarda. Il Tar sospende il calendario venatorio

Mancherebbe il parere dell'Istituto protezione ambiente, le doppiette restano nelle custodie: domenica apertura a rischio

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L'apertura della caccia con la nobile stanziale, prevista per domenica, è a rischio. E la notizia sta già creando subbuglio tra i cacciatori. Il Tar ha accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste contro il calendario venatorio. Calendario che, per effetto della decisione, è sospeso. A confermarlo è l'assessore all'Ambiente Andrea Biancareddu: «Questa mattina conosceremo le motivazioni, e subito riuniremo il comitato faunistico per cercare di porre subito rimedio per quanto è di nostra competenza». Il comitato faunistico dovrebbe riunirsi domani.
L'ASSESSORE L'inizio della stagione di caccia è a rischio? Risposta: «Speriamo di no, ma la possibilità non è da escludere», prosegue Biancareddu: «A seconda delle motivazioni potrebbe anche slittare di una giornata».
L'ACCUSA Secondo Ignazio Artizzu (Fli), presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale ed esponente di spicco dell'associazione Federcaccia «il motivo delle decisioni del Tar sarebbe da ricercare nella mancata richiesta di parere all'Ispra, istituto superiore protezione ambiente. Gli ambientalisti hanno presentato ricorso su questa lacuna. Se fosse vero, non è colpevole il Comitato faunistico né l'assessore né tanto meno le associazioni venatorie. Si tratterebbe di una grave mancanza da parte degli uffici dall'assessorato regionale all'Ambiente. Mancanza che non potrebbe restare impunita: se questa responsabilità fosse appurata sono pronto a presentare in Procura un esposto contro ignoti. Credo tuttavia sia ancora possibile salvare la data dell'apertura. Siamo davanti a un danno per 60 mila persone: ogni giornata di caccia muove 10 milioni di euro che rimangono in Sardegna».
L'assessore Biancareddu preferisce non replicare nello specifico. Ma dice: «Il parere all'istituto superiore protezione ambiente non l'avevamo chiesto perché stavamo nell'alveo dei pareri Ispra e delle leggi europee. Voglio vedere le carte prima di esprimere un parere. Comunque ora concentriamoci su quel che si può fare per mettere rimedio subito al pronunciamento del Tar».
LE REAZIONI Pronunciamento su cui interviene anche Edoardo Tocco, consigliere regionale del Pdl: «Neppure quest'anno i cacciatori sardi possono stare tranquilli. La notizia della sospensione del calendario venatorio getta ancora una volta discredito sulla categoria ma, in attesa di conoscere le motivazioni, pone alcuni seri interrogativi sull'azione del Comitato regionale faunistico. Al più presto è necessario portare in Aula la legge che istituisca un Istituto sardo per la protezione e ricerca ambientale svincolato da legami nazionali, a cui affidare i pareri sulla fauna selvatica. È chiaro che così, ogni anno, non si può continuare ad andare avanti».
Lo. Pi.

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