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L'unione sarda. «Ecco la nostra continuità»

MERIDIANA. L'amministratore delegato Scaramella illustra le strategie dell'azienda

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Una “continuità territoriale” fatta in casa per Meridiana, con sconti per i sardi così come per i siciliani. Peccato che a rovinare tutto siano state Alitalia e New Livingston, che hanno deciso di partecipare al bando sulla continuità territoriale, mentre Meridiana propendeva per l'astensione dalla gara per la continuità territoriale (oggi si discuterà il ricorso al Tar della compagnia sarda), finendo poi per presentare una proposta su Olbia, feudo che non poteva essere perso. A una settimana dalla conclusione della gara, Roberto Scaramella, amministratore delegato di Meridiana, spiega perché l'azienda ha deciso di non accogliere le proposte della Regione e rassicura: la compagnia non “fuggirà” in Sicilia.
Quando è stato presentato il piano a Roma, tutti hanno percepito la vostra proposta per la Sicilia come una fuga.
«Non è così. Avevamo pronta una proposta di continuità territoriale da mettere in campo nell'Isola, per garantire voli a prezzi scontati ai sardi, se il bando non fosse andato a buon fine, perché sentiamo il legame con la Sardegna».
Poi però sono arrivate New Livington e Alitalia...
«Il fatto che alcuni sindacati abbiano dato in anticipo la notizia che Meridiana non voleva partecipare alla gara su Alghero, ha dato un vantaggio competitivo ai nostri concorrenti».
E allora Meridiana è decollata verso la Sicilia.
«Siamo presenti da oltre vent'anni in Sicilia e abbiamo pensato di rinforzare i voli da Catania, offrendo una tariffa ridotta da 50 euro ai residenti».
Varrà per tutti coloro che prenotano?
«La tariffa per i residenti sarà limitata a un certo numero di passeggeri, tra il 10 e il 30% per volo».
L'addio alla Sardegna, dunque, a parte Olbia, è confermato?
«Assolutamente no. La proposta di continuità territoriale, come affermato, non era sostenibile economicamente e avrebbe bloccato il piano di risanamento, che invece sta funzionando: quest'estate è quella migliore dal 2006 come quantità di passeggeri trasportati e ricavi. Stiamo dimezzando le perdite e abbiamo una puntualità vicina al 90%. Detto questo, vogliamo restare nell'Isola».
Però di fatto non potrete volare da Cagliari per Roma e Milano.
«Ma pensiamo di rafforzare la presenza su Cagliari con collegamenti con le altre città».
Sperate nella cosiddetta Continuità due?
«Attualmente i voli sono coperti da noi in cambio dell'esclusiva sulle rotte anche nel periodo estivo. La nostra proposta è quella di ottenere una proroga. Se così non fosse, siamo pronti a ragionare su un meccanismo simile a quello messo in campo per la Sicilia».
I sindacati dicono che metterete a terra gli Md80 per lasciare spazio ad aerei ed equipaggi ex Air Italy, che costano meno, ricorrendo alla cassa integrazione per i dipendenti sardi.
«Il ricorso alla Cassa integrazione sarà inevitabile ed è già stato autorizzato. Va detto poi che abbiamo a disposizione 29 aerei e che abbiamo fatto spostamenti per fare in modo che venga ottimizzato il network. Per ora, l'unico aereo non utilizzato è un Boeing ex Air Italy. Questo per dire che cerchiamo un utilizzo intelligente per essere più competitivi, perché il costo di un'ora di volo, non solo del personale dunque, di Meridiana è più alto rispetto a quello della ex Air Italy. E va riequilibrato».
Tutto in vista di una vendita, magari al Qatar?
«Oggi non c'è alcun tavolo di trattativa aperto. Una partnership può essere utile e lavoriamo per ristrutturare la compagnia anche a questo scopo, ma prima di farla, occorre ragionarci».
Giuseppe Deiana

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