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L'unione sarda. Scuole ai tempi supplementari

NUORO. Classi e cattedre sparite, le decisioni sulle deroghe arriveranno solo a ottobre

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NUORO Nell'ufficio di via Veneto riceve delegazioni battagliere di studenti e genitori, sindaci pronti alle barricate, sindacaliste sollecite a raccogliere le rivendicazioni di un territorio che teme nuovi tagli sulla scuola. Pierangela Cocco con affabilità e diplomazia spiega a tutti competenze e limiti del suo ruolo di dirigente scolastico provinciale. Rassicura sull'impegno, evita promesse, invita alla pazienza. «L'anno scorso - dice - le deroghe sono arrivate a metà ottobre». E allora bisogna aspettare ancora per capire il destino delle classi in bilico? «Non dico questo. Ma il caos di questi giorni è eccessivamente in anticipo. Tutte le situazioni meritevoli di essere prese in esame sono già state segnalate, non aspetto che vengano occupate le scuole».
CENTRALINO IN TILT Nel palazzo di via Veneto le richieste rimbalzano con più voci. Al telefono, però, il passaggio non è fluido. Chi fa il numero del centralino di Nuoro - 0784-234100 - si ritrova a colloquiare con gli uffici del provveditorato di Sassari. Nessun errore dell'utente, ma un pasticcio ministeriale che una settimana fa decide di fare una nuova configurazione dei centralini delle sedi periferiche. «Cerco di segnalare a Nuoro questa situazione, ma la telefonata torna a me». Viene da pensare a un accorpamento dei centralini. «Non è così, ma da una settimana tante telefonate dirette a Nuoro arrivano qui, a Sassari».
LA PROCEDURA Intanto, a Nuoro il dirigente scolastico provinciale definisce il quadro di classi e alunni per ogni istituto, anche l'attribuzione delle ore residue ai docenti di ruolo che accettano. Atto fondamentale per le decisioni finali, ovvero le deroghe. Ogni dirigente provinciale deve trasmettere tutti quei numeri alla sede scolastica regionale che a quel punto può fare i suoi adempimenti con il ministero dove affluiscono dati e richieste per le scuole finite in purgatorio. Solo a quel punto scattano le deroghe. La fase attuale si concentra perciò sui numeri di iscritti e classi: adempimenti tecnici che la dirigenza scolastica di Nuoro ha già definito. «A questo punto bisogna aspettare», dice Pierangela Cocco. Lei non specifica gli istituti ora in lista d'attesa. «Se ci danno le deroghe sarei felice di accontentare tutti», commenta. Si può intuire, tuttavia, che nell'elenco dei ripescaggi auspicati ci sono le scuole teatro della protesta, a partire dal liceo musicale Satta di Nuoro e dalle medie cittadine con le classi-pollaio per arrivare a Gavoi, Siniscola, Desulo, Tonara. In ogni caso conteranno i numeri: se il liceo musicale ha 47 iscritti alla prima ci sono istituti con 11. «Per avere le deroghe bisogna disporre del quadro complessivo della situazione in Sardegna e a livello nazionale», sottolinea la dirigente nuorese.
BASSA BARONIA Dopo la diserzione delle aule oggi la mobilitazione dei sindaci di Irgoli, Galtellì, Loculi e Onifai. Reclamano la nomina di un dirigente per l'istituto comprensivo di Irgoli, ora affidato a una reggente che viene da Nuoro. Appuntamento alle 9.30. La protesta si concentra a Irgoli con il blocco simbolico delle auto.
Marilena Orunesu

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