Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. «Ora possiamo rilanciare il nostro settore»

Le associazioni agricole

Condividi su:

«È una vittoria storica per l'agricoltura sarda, che ora va rilanciata appieno». Luca Saba, direttore regionale della Coldiretti, sorride soddisfatto del risultato ottenuto sulla legge 44 del 1988. Ed è dello stesso umore Martino Scanu, leader della Cia, che ricorda come «questa soluzione fosse nell'aria», ribadendo la necessità di «rafforzare le aziende con il microcredito e con i consorzi fidi». Per il presidente di Confagricoltura Sardegna, Elisabetta Falchi, «si tratta di una risposta concreta ad un annoso problema che ha messo in ginocchio migliaia di aziende». La voce fuori dal coro è di Pietro Tandeddu, coordinatore di Copagri: «La novità sulla 44 è meglio di un pugno negli occhi. Restano però alcuni dubbi: per esempio, il regime de minimis copre ogni azienda fino a 7.500 euro in tre anni. Ma è possibile che ci siano imprese con posizioni debitorie che superano questa cifra». Secondo Coldiretti, l'indebitamento con le banche del comparto agricolo sardo è stimato in 800 milioni di euro.
NELLE CAMPAGNE La notizia dell'azzeramento della 44 ha fatto il giro delle campagne. «È la fine di un incubo», dice Eligio Mereu, coltivatore diretto di Assemini. Per lui e la sua famiglia, oggi è una giornata storica: «Sono partito con un debito di 130 milioni di vecchie lire da restituire con rate semestrali di sei milioni. Ho pagato sino al 1997 per poi ritrovarmi a dover versare oltre 146 milioni di lire a causa del mancato abbattimento degli interessi. E nonostante tutto ad oggi mi troverei ancora oltre 86 mila euro da restituire: una somma insostenibile. Uscire da questo incubo», conclude Mereu, «significa poter affrontare il futuro con maggiore serenità per me e i miei figli». Da Musei, dove con il marito gestisce un'azienda serricola, arriva la testimonianza di Maria Luisa Rubiu. «A causa dell'impossibilità di far fronte al debito, ci troviamo con l'azienda e la nostra casa in mano alle banche. Anche noi siamo partiti con una piccola somma per poi ritrovarci con una montagna di debiti. Ora possiamo tornare a vivere».
LA POLITICA Positive le reazioni del mondo politico: «La Giunta ha liberato gli agricoltori sardi da una piaga antica», commenta Pietro Pittalis, presidente del gruppo Pdl in Consiglio regionale. «Si chiude una delle vicende più complesse della storia dell'agricoltura sarda», gli fa eco Salvatore Cicu, parlamentare del Pdl. Soddisfazione dall'Irs, che in passato con il suo leader, Gavino Sale, ha guidato «numerose proteste in difesa degli agricoltori». ( lan. ol. )

Condividi su:

Seguici su Facebook