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La nuova sardegna. Si stringe il cerchio attorno ai responsabili

I carabinieri hanno già sentito diversi giovani. Raccolti elementi importanti per l’inchiesta

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MAMOIADA Mentre il sindaco conferma le dimissioni e il paese si ribella alla violenza, continuano incessanti le indagini dei carabinieri della compagnia di Nuoro per individuare i responsabili degli attentati contro il primo cittadino. Gli inquirenti starebbero seguendo una pista ben precisa che potrebbe portare presto a una svolta, e certamente anche le parole pronunciate dal sindaco avranno il loro peso sul fronte delle indagini. Gli investigatori hanno sentito una decina di giovani del paese e, nelle loro mani, ci sarebbero adesso elementi importanti. L’ultimo episodio criminoso che ha scosso Mamoiada risale alla notte tra venerdì e sabato: una molotov viene lanciata nel cortile dell’abitazione del sindaco. Lui se ne accorge e spegne il principio di incendio. Nessun danno all’abitazione, ma questo segna per il paese la fine anticipata del mandato amministrativo, perché il giorno dopo, il sindaco rassegna le dimissioni. È il secondo attentato nel giro di due settimane nei suoi confronti. Troppo per lui, finito nel mirino degli attentatori tre volte, la prima poco dopo l'elezione nel 2010, quando la notte del 24 agosto il suo casolare di campagna venne distrutto da un incendio. Poi, due settimane fa, contro la casa, la fucilata che aveva già messo a dura prova la sua serenità. Infine, la molotov. Un ennesimo atto intimidatorio. Quello che, dopo quindici anni dedicati con passione al servizio di Mamoiada, lo ha spinto a dire basta. A fermarsi. Mentre il paese delle maschere sembra vivere un’escalation di violenza del tutto nuova. Dove attentati, intimidazioni e risse si mischiano a furti nelle case e nei negozi, auto bruciate e atti vandalici. Una criminalità di fronte alla quale la comunità ha deciso di reagire con forza. (t.s.)

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