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L'unione sarda. Autosospensione, oggi il ritorno del presidente Deriu

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Scadono oggi i sette giorni di autosospensione del presidente della Provincia. Roberto Deriu, alle prese con problemi di salute ma anche politici, è atteso stamattina in consiglio provinciale. L'assemblea, già convocata dal presidente Daniela Forma per l'approvazione degli equilibri di bilancio, è l'occasione annunciata da Deriu per riporre il suo caso nelle mani del Consiglio. Ed è attesa anche dai consiglieri che cercano di capire cosa realmente stia succedendo.
SITUAZIONE Sabato Deriu fa sapere infatti che esporrà all'assemblea «la richiesta di essere sollevato dalle pesanti incombenze nel più breve tempo possibile». Formula diversa dalle dimissioni, come pure dall'autosospensione. Oggi si capiranno meglio i termini di quella richiesta assieme a un'altra rivolta ai partiti di maggioranza «ai quali - sostiene Deriu - è affidato il compito di definire gli accordi entro i quali sono formulati gli assetti istituzionali e di governo dell'ente». Parole che, a distanza di giorni, non hanno suscitato nessuna reazione pubblica da parte dei consiglieri provinciali o della maggioranza o del Pd, partito di Deriu. Un silenzio che può essere inteso come atto di rispetto ai motivi personali richiamati per l'autosospensione o essere dettato dall'isolamento politico del presidente, soprattutto dopo la rottura clamorosa con Tore Ladu, leader dell'area ex Margherita del Pd. Frattura traumatica che metterebbe fuori gioco Deriu dalla corsa alle candidature alle elezioni regionali e alle politiche.
LA FRATTURA All'origine dello scontro l'avvicinamento del presidente ai Radicali e al suo leader storico Marco Pannella, ospite a Fonni lo scorso inverno. Scelte che non sarebbero state concordate con i dirigenti del Pd e avrebbero compromesso i rapporti con Ladu che nel nome dei valori cristiani su cui ha costruito il suo percorso politico non avrebbe tollerato l'adesione ai Radicali di cui è noto l'anticlericalismo.
Nella disputa c'è chi ha tirato in ballo la curia vescovile che - secondo voci subito smentite - avrebbe fatto pressione su Ladu spingendolo alla rottura con Deriu. La replica è secca e immediata: «A riguardo delle vicende dell'amministrazione provinciale, il vescovo e la curia della diocesi di Nuoro precisano che, lungi dal fare pressioni di qualsiasi genere, nelle attuali circostanze hanno ben altro cui pensare e preoccuparsi». ( m. o. )

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