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La nuova sardegna. Trova lei con l’altro e lo picchia

Sassari, ragazzo di 25 anni sorprende gli amanti sul fatto e dà in escandescenze

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di Luigi Soriga

SASSARI Ora che è davanti al giudice, con l’espressione più costernata possibile riassume la sua nottata con questa dichiarazione spontanea: «Ebbene sì, signor giudice, ho fatto una pazzia per amore». L’arresto è stato convalidato, due volte alla settimana dovrà presentarsi in caserma a firmare. Due sere fa ci sono voluti due carabinieri per placare l’ira funesta di questo ragazzo di 25 anni che aveva appena scoperto, con assoluta certezza, di essere portatore ignaro di corna. Che poi tanto ignaro forse non era. E infatti, dopo aver riaccompagnato a casa la fidanzata, ha pensato di levarsi una volta per tutte quel dubbio che gli rosicchiava il sonno e l’appetito. Invece di rientrare a sua volta a casa, ha preferito fare un giretto. È andato praticamente a colpo sicuro, vicino al belvedere di San Francesco, che dato il panorama sul Golfo è forse il ritrovo più romantico che la città offra agli amanti a quattro ruote. Ha visto una Fiat 600 parcheggiata e ha pensato di dare uno scossone agli affaccendati inquilini. Ha preso bene la mira, ha premuto sull’acceleratore e ha tamponato la piccola utilitaria. La botta l’ha fatta letteralmente sussultare. Dopo qualche secondo si è aperta la portiera e ha fatto capolino un giovane dall’aria sconvolta e molto contrariata. La ragazza, invece, è rimasta al sicuro nell’abitacolo. In queste situazioni basta qualsiasi parola, anche un semplice, “scusate il disturbo”, per far partire la rissa. E infatti, come ha raccontato il ragazzo al giudice, «non ci ho visto più e ci siamo attaccati». Spinte, calci, pugni e molto baccano. Tanto che, qualche vicino di auto, che reclamava un po’ di privacy e tranquillità, ha deciso di avvisare le forze dell’ordine. Alle due di notte, quando ancora il match era nel vivo, si sono presentati i carabinieri. Hanno fermato i due litiganti, hanno chiesto spiegazioni, e in pochi minuti hanno ricostruito la storia più ricorrente del mondo: quella del fidanzato che scopre il tradimento, a caldo perde la testa e le dà di santa ragione al rivale. Quando poi però la vicenda si traduce nero su bianco sul fascicolo di un giudice, le parole assumono un tono ben più serioso e cupo: «Lesioni aggravate, danneggiamento e rissa». E siccome il capo d’accusa è scritto sulla carrozzeria dell’auto e forse sugli zigomi dell’amante, l’avvocato Tonino Secci deve aver dato un saggio suggerimento al suo cliente: conviene ammettere subito le colpe, raccontare la pazzia d’amore e sperare che anche il giudice, da giovane, sia stato con una ragazza che ne combinava di tutti i colori.

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