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La nuova sardegna. Lodine. L’ex sindaco Bussu: «L’acquisto di Puddis diventa realtà»

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LODINE «Puddis: il sogno si è avverato». L’affermazione non è di un bambino o di una scolaresca di ritorno da una gita nella montagna magica vicinissima al paesino di Lodine, dopo aver scoperto le bellezze del bosco e dello stupendo paesaggio che si apre ai piedi delle rocce de “su nodu di Loiloi”. No, è di Francesco Bussu, ex sindaco del piccolo centro barbaricino, unico primo cittadino indipendentista della Sardegna, nella passata legislatura. Un’esclamazione, più che una semplice considerazione, dopo aver saputo che la “sua montagna incantata” era stata acquistata dall’amministrazione comunale, guidata dal suo successore Antonio Congiu. Un sogno avverato anche perché l’idea di acquistare “Puddis” alcuni anni prima era stata proprio sua. Però non era riuscito a concretizzarla, soltanto perché i proprietari gavoesi di quei 58 ettari non erano tutti d’accordo. Mercoledì scorso, invece, Angelo Daddi, con i documenti in regola, ha firmato l’atto di vendita e Antonio Congiu, quello d’acquisto. Puddis è proprietà del Comune di Lodine, da una settimana. E Francesco Bussu ne rivendica la prima idea, condivisa, innanzitutto dal funzionario responsabile del bilancio comunale, ma anche dall’intero consiglio comunale. Anche perché il piccolo ente locale diventato autonomo dal comune di Gavoi di cui era frazione, soltanto nel 1988, ora poteva contare su un territorio comunale di 60 ettari su un’agro di complessivi 767 ettari, visto che il comune ne possedeva solo due, di cui uno regalato dai familiari di Salvatore Concas. Ora però la proprietà è solida ed esclusiva dell’ente locale. Quel sogno, quindi, è diventato una realtà meravigliosa. «Anche perché – conferma Francesco Bussu – possedere la montagna con due versanti, uno su Lodine e l’altro su Gavoi, quasi completamente boscosi, rappresenta un patrimonio immobiliare di grande valore non solo economico ma anche ambientale e, persino, culturale». (g.m.s.)

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