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La nuova sardegna. Ecco la Costa Smeralda targata Qatar

Svelati i progetti: quattro nuovi alberghi, due ad Arzachena e due a Olbia. Restyling per gli hotel storici e parchi attrezzati

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di Serena Lullia INVIATO AD ARZACHENA

La cinquantenne signora del turismo si affida alle cure qatariote per riacquistare fascino internazionale. Il Fondo sovrano dell'emirato che si nutre di petrolio è pronto a spendere 1 miliardo di euro per la Costa Smeralda. Un master plan con un pacchetto di volumi fra i 400 e i 550mila metri cubi, da spalmare su 2mila 400 ettari. Poca cosa rispetto ai 2 milioni di metri cubi chiesti dal principe Karim Aga Khan per non abbandonare la Gallura. Alberghi e ville. I volumi verranno utilizzati in parte per aggiungere servizi ai quattro storici hotel di Porto Cervo, in parte per crearne 4 nuovi, due nel comune di Arzachena, sopra Liscia Ruja e nella zona del Pevero; due nel comune di Olbia nelle aree vergini di Razza di Juncu, in cui sorgeranno hotel con massimo 100 stanze. Strutture di altissima qualità ed eco-sostenibili, pensati oltre che per una clientela extra lusso anche per famiglie e giovani e per ospitare i congressi. Verranno realizzate anche nuove ville, residenze per nababbi da integrare fra graniti e macchia mediterranea. Saranno creati tre parchi attrezzati, una pista di go-cart ma nessun campo da golf. L’impegno per la formazione si concretizzerà nella scuola di formazione di manager del turismo. Parte dalla Costa Smeralda il piano Gallura della Qatar Holding, braccio operativo del fondo sovrano, che regala il sorriso al governatore Ugo Cappellacci, da due anni impegnato in un lavoro di sartoria diplomatica con l'emirato, il sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda e di Olbia Gianni Giovannelli. «Questo piano è una opportunità straordinaria – commenta Cappellacci –, per la portata dell'investimento e per le caratteristiche dell'investitore, che non è alla ricerca di speculazioni immobiliari, ma di asset strategici per investire nel medio e lungo termine, un investitore che desidera legare il proprio nome in modo a quello che è stato il simbolo dell'eccellenza turistica, la Costa Smeralda». I parchi. Cappellacci insiste sul valore ambientale della Costa in versione qatariota e la presenza dei tre parchi attrezzati a ridosso delle aree urbanizzate. Uno da 1446 ettari fra Razza di Juncu e Liscia Ruja; uno a Multa Longa, alle spalle del villaggio di Porto Cervo da 164 ettari e uno a ridosso del Romazzino da 582 ettari. «C'è una valorizzazione molto spinta dell'elemento paesaggistico, ma anche culturale e identitario del territorio – aggiunge il governatore –. Una novità che si colloca all’interno di una filosofia di investimento con un basso impatto volumetrico. 550mila metri cubi a regime su un'area di 2mila 400 ettari, da integrati nell'ambiente con la finalità di allungare la stagione». L'incognita Ppr. Il futuro del piano di investimenti del’emiro passa dalla certezza del diritto. Al momento è in corso l'iter di revisione del Ppr. Le linee guida sono state presentate al consiglio regionale. In stand by l'adozione provvisoria della giunta del nuovo strumento revisionato. Lancia un appello alla serietà e alla lungimiranza dei politici regionali il sindaco Alberto Ragnedda. «Serve uno sforzo importante della classe politica regionale per capire che in questo momento abbiamo di fronte a noi, per fortuna, un imprenditore che ha la stessa attenzione verso il territorio che avremmo noi indigeni, innamorati della nostra terra – dice –. Un interlocutore che vuole investire un miliardo di euro con la delicatezza di chi ama questo territorio e con obiettivi che sono i nostri obiettivi, il rispetto dell'ambiente. Con questo intervento, con volumi irrisori rispetto all'investimento, non andiamo a intaccare l'ambiente. Il Qatar ha già stanziato 1 miliardo di euro e ha bisogno di tempi certi. Non si tratta di una speculazione. Non vogliono deturpare il nostro territorio, cosa che non permetteremmo mai, né portare raffinerie di petrolio. Ma creare sviluppo nel rispetto dell’ambiente». Trasporti e agricoltura. Sono gli altri due settori su cui il fondo del Qatar intende investire. «Questa ipotesi di piano avrà effetti benefici per tutta la Sardegna a partire dai trasporti – commenta il sindaco Gianni Giovannelli –. Senza dimenticare l'interesse per la tipicità dei nostri prodotti e la filiera agro-alimentare. Ho consegnato al primo ministro Al Thani la documentazione sull'aeroporto, l'aviazione generale, Meridiana, il porto commerciale. Su questo fronte il tavolo delle trattative è aperto. Lo dimostra il loro interesse per l'allungamento della pista dell'aeroporto, che permetterebbe alla Qatar airways, la loro compagnia di eccellenza, di far arrivare i suoi aerei, molto grandi e con standard qualitativi elevati. Per i qatarini il tema dei trasporti è una condizione essenziale del piano di investimenti». Al momento non è previsto invece alcun altro investimento nel resto della Sardegna.

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