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L'unione sarda. Centrosinistra, Deriu candidato alle regionali

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Congedi, malesseri, ritorni e colpi di scena. A sorpresa ieri Roberto Deriu annuncia: «Mi candido alle primarie per la designazione del governatore della Regione». Gran finale della saga che ha come protagonista il presidente della Provincia, dunque, il quale prima si è dimesso per motivi di salute, poi è risalito sullo scranno per pochi giorni annunciando comunque il proprio allontanamento e infine è tornato in carica. E ieri il nuovo coup de théâtre. Insomma, mentre dentro il centrosinistra è tutto un fermento in vista della partita interna che si terrà questa domenica, che deciderà chi potrà aspirare a divenire il premier attraverso la tornata nazionale in programma nel 2013, Deriu va oltre l'effervescenza contingente e corre spedito verso le regionali, che, salvo lacerazioni premature, sono invece previste per il 2014. La decisione, fa sapere una stringata nota, è stata già formalizzata con una lettera al segretario regionale del Pd Silvio Lai e a quello nazionale Pierluigi Bersani. Questa mattina in una conferenza stampa all'hotel Mediterraneo a Cagliari, saranno specificati i dettagli degli inaspettati sviluppi.
PIRISI AL VETRIOLO La notizia giunge come una doccia fredda a Giuseppe Pirisi, che guida il partito a livello provinciale: «Io ero fermo al fatto che Deriu stesse male» commenta più incredulo che stupito, «quindi ritengo che i problemi ci siano ancora. Tutte le persone in buone condizioni fisiche stanno lavorando per le primarie in vista delle elezioni politiche, non per quelle regionali». Poi una sortita nell'andamento amministrativo dell'attuale governo della Sardegna: «Ciò non toglie», continua Pirisi, «che io auspichi che si metta fine a questa Giunta farsesca nel più breve tempo possibile, visto l'aggravarsi dei problemi irrisolti dei sardi». E conclude con l'auspicio che ricatapulta il discorso nell'immediata attualità: «Spero vivamente nell'election day», cioè che si vada alle urne in un'unica data, sia per il rinnovo dei parlamentini di Lazio, Lombardia e Molise, sia per quello di Camera e Senato.
Fr. Gu.

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