Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Primarie, la sfida solitaria di Deriu

«Mi candido a guidare la Regione senza accordi coi padrini»

Condividi su:

Il personaggio è molto bersaniano, la strategia è un po' renziana. Come il Rottamatore, Roberto Deriu si candida a primarie che ancora non ci sono, quelle per la leadership del centrosinistra alle prossime Regionali. «Ma io non ho allenatori o guru che mi dicano cosa devo dire», spiega il presidente della Provincia di Nuoro (nonché dell'Ups) ai giornalisti, riuniti in un hotel di Cagliari per l'annuncio ufficiale della sfida.
E in effetti è un ardito cimento, quello di Deriu, che di fatto apre tra Pd e alleati il dibattito sulla scelta del candidato governatore. Una corsa solitaria (almeno per adesso), in tutti i sensi: perché non ci sono avversari, e perché l'esponente democratico nuorese si tuffa nell'avventura senza il supporto dei big del partito. Lui non lo nasconde, anzi ne fa vanto: «Non mi assiste nessuna cordata. Non rappresento nessun capo, non ho chiesto permesso a nessuno, non cerco accordi. Chi c'è nel mio pantheon? Madre Teresa di Calcutta».
LA SFIDA Deriu ha 43 anni e fa politica dal 1986, sempre nell'area popolare: Dc, Ppi, Margherita. Allievo di Tore Ladu, di recente tra i due è sceso il gelo. Dal 2005 guida la Provincia di Nuoro: «Potevo aspettare il mio turno o contrattarmi un posticino, ormai le elezioni sono il momento in cui i politici si dividono le poltrone. Ma è un rito esausto. So di tagliarmi i ponti dietro, confesso di avere anche molta paura. Ma vorrei suscitare l'interesse di chi sta lontano dalla politica».
Di fronte al timore di un astensionismo su livelli siciliani, il ragionamento del neo candidato si vena già di accenti ostili verso il Palazzo: «Il Consiglio regionale dovrebbe occuparsi dei problemi dei sardi, e rivedere un sistema legislativo spesso contraddittorio». Investimenti su scuola e lavoro sono i primi punti del progetto, consultabile sul sito www.robertoderiu.it . Sulle alleanze, una frecciata: «Si fanno sui programmi, non in base alle decisioni di qualche leader anziano e capriccioso che decide di porre fine alla legislatura per passare da una parte all'altra».
IL PD A chi pensa che la candidatura arrivi troppo presto (salvo un voto anticipato, le Regionali saranno a febbraio 2014), il presidente risponde che «non avendo io particolari mezzi economici, ho bisogno di tempo per incontrare le persone». Lo farà organizzando ovunque le deriunioni , cioè «riunioni con Deriu».
E pazienza se le prime reazioni del Pd all'annuncio sono state negative: «Mi pare che il partito stia ragionando di assetti più che di programmi», conclude lui, «ma mi muovo totalmente nell'alveo delle regole dello statuto, che prevedono le primarie. La scelta di Bersani deve stimolare anche noi a discutere di come scegliere i nostri candidati per tempo, non sulla spinta dell'emergenza».
Giuseppe Meloni

Condividi su:

Seguici su Facebook