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La nuova sardegna. La Ue riduce i fondi Pac «Così non c’è futuro»

La Coldiretti Nuoro-Ogliastra lancia un nuovo allarme all’assessorato regionale «La situazione è davvero grave, l’agricoltura sarà seriamente compromessa»

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di Luciano Piras

NUORO «Una riduzione complessiva del budget di circa 4,5 milioni di euro tra pagamenti diretti e sviluppo rurale che la Sardegna e l’Italia non meritano affatto». La paura di Simone Cualbu, presidente della Coldiretti Nuoro-Ogliastra è che l’Unione europea tagli sul serio i fondi Pac. Un’ipotesi che si fa sempre più concreta, tanto che l’ Italia è pronta a imporre il veto sulla proposta «che penalizzerebbe gravemente l’agricoltura isolana». «La Sardegna – insiste Cualbu – a causa del rischio di disimpegno degli attuali fondi potrebbe essere ulteriormente svantaggiata». Nell’orizzonte politico dell’Ue, infatti, si affacciano i tagli proposti dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. «Aumenterà così in modo significativo il divario tra le risorse che il nostro Paese versa all’Unione europea e quello che recupera attraverso la Politica agricola» spiega il giovane rappresentante di categoria. «Questi tagli – dice Cualbu – sono inaccettabili perché compromettono uno dei pochi settori che possono rilanciare l’economia della Sardegna in un momento in cui altri comparti hanno fallito. Le ricadute sull’agricoltura sarda sarebbero negative poiché, vista la minore disponibilità di risorse, potremo veder sfumare l’indennità compensativa ed il benessere animale». Le conseguenze sarebbero drammatiche, soprattutto in territori come il Nuorese e l’Ogliastra già pesantemente segnati dalla crisi. «Oltre ciò – prosegue Cualbu – vi sono poi altre misure contenute nella proposta della Commissione europea che non vanno nella direzione di una Pac più equa e giusta. In un momento di forte crisi economica le risorse vanno indirizzate verso una agricoltura che dà risposte in termini di competitività, occupazione, sicurezza alimentare e soprattutto verso chi l’agricoltura la fa sul serio e ci vive. Invece di definire gli agricoltori attivi in base a quello che effettivamente fanno, il testo li definisce – denuncia Cualbu – solo in base alla quantità di aiuti che ricevono premiando così le rendite e le dimensioni e non certo il lavoro e gli investimenti». «Non meno critico è ad esempio il greening che al momento vede escluse colture come gli oliveti. Non dobbiamo poi dimenticare che sulla nuova Pac le risorse da assegnare alla Sardegna potrebbero essere messe in discussione dalle altre Regioni italiane poiché rischiamo il disimpegno di 50 milioni di euro del Psr. Come potremo chiedere un trattamento di riguardo alle altre regioni se non siamo stati in gradi di spendere i fondi assegnati? E, riguardo al Premio unico, come potremo ottenere meccanismi di regionalizzazione a noi favorevoli se il nostro comportamento poco virtuoso ha determinato una riduzione delle risorse disponibili? ». «La situazione è davvero grave – prosegue il presidente della Coldiretti nuorese – per questi motivi chiediamo all’assessore regionale all’Agricoltura di istituire  immediatamente tavoli tecnici che affrontino sia lo sblocco dei pagamenti sia la nuova programmazione. In gioco ci sono i premi  dell’attuale programmazione e quelli  dei prossimi sette anni, ma soprattutto il futuro dell’agricoltura che garantisce il presidio territoriale dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività all’agricoltura sarda».

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