Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Chilometri zero, fatturato doppio

Ricavi in crescita per le aziende che scelgono questa strada

Condividi su:

Spesso, in agricoltura, qualità fa rima con vendita diretta. Il successo dei mercatini sparsi per l'Isola lo dimostra. Ai consumatori piace. E lo stesso vale per i produttori, che hanno visto i loro fatturati crescere sull'onda dei prodotti “a chilometro zero”. Qualche numero? Secondo Coldiretti, il mercato Emiciclo Garibaldi (Sassari) e quello di piazza dei Centomila (Cagliari) producono 150 mila euro di ricavi mensili per un totale di 10 mila clienti serviti. Mediamente, il fatturato annuo raggiunge i 2,5 milioni, a fronte di 220 produttori coinvolti.
I MERCATINI Coldiretti ha messo in campo il progetto dei mercatini di “Campagna amica” «in risposta ai due grandi furti perpetrati ai danni dell'agricoltura», dice il direttore regionale Luca Saba: «Il furto di valore e il furto di identità». Il furto di valore consiste «nell'elevato numero di passaggi di mano che i prodotti agricoli subiscono dal produttore al consumatore, determinando un aumento di prezzo dei prodotti stessi del quale non beneficiano i diretti produttori del bene, ossia gli agricoltori (per ogni euro di valore finale di un prodotto, solo 17 centesimi vanno a remunerare il lavoro dei produttori agricoli)», aggiunge Saba. Il furto di identità invece «consiste nel fatto che molti beni agricoli prodotti in Paesi esteri, spesso con meccanismi di produzione non sicuri, vengono venduti come italiani condizionando il prezzo del vero made in Italy».
I DANNI Questi meccanismi, oltre a danneggiare il consumatore, mettono a rischio la sopravvivenza degli stessi imprenditori agricoli. La risposta è dunque la nascita di 18 mercati di campagna nelle principali città dell'Isola. «Il percorso è in evoluzione», spiega Saba, «tanto che, ad esempio, a Cagliari è stato inaugurato di recente il secondo mercato del capoluogo, quello di Campagna Amica, nel parco di Monte Claro».
BIOLOGICO Ma Coldiretti non è l'unica. Oltre all'iniziativa in pista a Villasor con i prodotti sfornati da quattro cooperative che operano nel parco serricolo fotovoltaico nato dalla joint venture tra indiani e americani, c'è il mercato contadino della Uimec-Copagri e di Asab Sardegna, inaugurato nel novembre 2008, a Cagliari. Dallo scorso 20 novembre le due associazioni hanno proposto un secondo mercato, che però attende le autorizzazioni per ripartire a Cagliari nel parco di Monte Claro in via Cadello. Un appuntamento che si aggiunge a quello di ogni sabato nel piazzale parcheggio della Uil, in via Po numero 1. «Il volume d'affari giornaliero registrato da ogni produttore è passato da 320 euro del 2009 agli attuali 489 euro con un incremento del 50% in tre anni», sottolinea Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna e di Upbio. «Niente male in tempi di crisi».
Lanfranco Olivieri

Condividi su:

Seguici su Facebook