NUORO Si rimette in moto la macchina delle primarie. Con la registrazione riaperta giovedì e venerdì per chi ancora non avesse sottoscritto il “patto” di Centrosinistra (gli uffici elettorali dovrebbero rimanere i due nella ex Mondadori al Corso e nella sede del Psi in via Lamarmora, ma mancano ancora conferme ed eventuali aggiunte) e il voto sarà domenica sempre in via Lazio. A proposito di voti i due sfidanti rimasti festeggiano entrambi. Da una parte infatti Bersani ha doppiato Renzi con 1058 preferenze contro 523.Dall’altra il sindaco di Firenze, al suo esordio nella roccaforte rossa, è andato oltre le più rosee aspettative. E i renziani guardano con un certo interesse ai 491 voti di Vendola, più conquistabili che a livello nazionale. A proposito di caccia ai voti, la apre il segretario cittadino del Pd nuorese (e bersaniano) Francesco Manca: «Le primarie del centrosinistra a Nuoro hanno rappresentato un nuovo bagno nella democrazia partecipativa italiana di cui il Pd dalla sua nascita, è il principale protagonista ed artefice. Tale risultato, stavolta, è da condividere con le altre forze politiche, Sel, Partito socialista, Pdci e Api che insieme al Pd hanno deciso di condividere questo patto democratico per il rilancio del Paese attraverso una proposta politica progressista di centro sinistra. In tal senso Pierluigi Bersani è risultato il candidato più affidabile e che ha interpretato al meglio tale proposta, e con questa forza si presenterà al secondo turno nel quale l'apporto e la convergenza sul segretario del Pd da parte di Sel, Pdci e dell'Api sarà decisivo affinché il futuro governo del Paese abbia un'impronta autenticamente progressista e riformista, puntando ad unire l'Italia in un progetto di rilancio economica, crescita sociale e dei diritti che il Paese chiede». Soddisfatti anche i Renziani, che oltre ai vendoliani vorrebbero riportare alle urne i 2mila nuoresi in più che nel 2006 votarono per Prodi: «Per Nuoro siamo una realtà politica nuova _ spiega il rappresente provinciale della commissione elettorale di Renzi Manuel Floris _ in un luogo in cui oltrettutto il Pd ufficiale è molto strutturato. Il nostro risultato è quindi buono. Ma potrebbe diventare ottimo se a votare domenica prossima riuscissimo a riportare qualche centianio di quelle persone che nel 2006 votarono quando venne scelto Prodi. Allora alle urne andarono in quattromila. E noi speriamo che quel’entusiasmo torni».