Due raid incendiari nel giro di un paio di giorni. Nel mirino Peppino Nonne, allevatore di Fonni. Domenica notte le fiamme hanno divorato la sua Alfa 166, parcheggiata davanti all'abitazione di via Cristoforo Colombo nel rione “Canio”. Un bis degli attentatori che solo due notti prima avevano distrutto il fuoristrada di proprietà dell'uomo. L'intimidazione non era stata segnalata alle forze dell'ordine: di quella prima incursione si è saputo soltanto ieri. Sempre domenica, nell'azienda in località “S'argiola” al confine con Villagrande, è stato dato alle fiamme il fienile di Graziano Falconi, allevatore di 48 anni. Un'escalation di violenza nel paese barbaricino dove, sempre lo scorso fine settimana, è stata messa a segno una rapina nel bar “L'angolo del caffè” di corso Umberto, e una ventina di giorni fa qualcuno esplose cinque colpi di pistola contro l'auto del consigliere comunale Libero Russo.
NESSUNA DENUNCIA Nella notte tra venerdì e sabato, poco dopo la una, gli incendiari hanno fatto il bis a quarantotto ore dalla prima incursione. Il fuoristrada di Peppino Nonne era parcheggiato davanti alla casa nel rione “Canio”, nella parte alta del centro abitato. È stato lo stesso proprietario dell'auto ad accorgersi di ciò che stava accadendo. Del tutto inutile il disperato tentativo di spegnere le fiamme: il veicolo è andato completamente distrutto. L'allevatore, comunque, non ha presentato denuncia. Lo ha fatto domenica notte quando i vigili del fuoco sono arrivati in via Cristoforo Colombo per spegnere le fiamme che avvolgevano la sua Alfa 166. Due intimidazioni in un paio di giorni.
LE INDAGINI Nel rione Canio è arrivata una pattuglia del commissariato della Polizia di Stato di Gavoi. Le indagini sono coordinate dal dirigente Giampiero Putzu. Nei giorni scorsi, dopo la rapina al bar del corso Umberto, gli amministratori comunali hanno annunciato l'intenzione di dotare il paese di telecamere, occhi elettronici che saranno installati in diverse vie del paese.