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L'unione sarda. Orani. Scritte minacciose contro il sindaco Pinna

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ORANI Due messaggi intimidatori in meno di una settimana: i soliti ignoti colpiscono ancora a Orani. Le nuove scritte offensive contro il primo cittadino Franco Pinna e la sua giunta sono ricomparse ieri, ancora una volta sui muri del cimitero. Esattamente come una settimana fa, alcuni passanti, mentre facevano l'abituale corsetta, hanno notato le scritte e allertato amministratori e forze dell'ordine. In pochi minuti, davanti ai muri del camposanto (ripuliti subito dagli operai comunali) si è creato un folto capannello.
LA CONDANNA La notizia è divenuta di dominio pubblico solo in tarda serata. Nonostante l'accaduto, il sindaco Franco Pinna ha mantenuto invariati gli impegni in agenda, presenziando regolarmente alla seduta del Consiglio comunale programmato da giorni. L'assemblea è stata, però, interrotta dall'irruzione pacifica di oltre cinquanta persone, tra associazioni e semplici cittadini del paese. Tutti insieme, in maniera spontanea, hanno voluto portare solidarietà al sindaco e all'intero esecutivo esprimendo parole di incoraggiamento. «Noi siamo con il primo cittadino. Condanniamo quest'atto di vigliaccheria», è stato il pensiero unanime di chi sposa la legalità.
La scorsa settimana, anche l'Anci Sardegna ha voluto esprimere la propria vicinanza al sindaco oranese: «Di fronte a un simile evento l'associazione riafferma il valore di quei sindaci che in prima persona e a sacrificio della propria sicurezza e libertà, lavorano affinché i valori della legalità siano riconosciuti come principi irrinunciabili per il benessere dei nostri territori».
LE INDAGINI Intanto, si fanno sempre più serrate le indagini condotte dai carabinieri di Orani e Ottana. Le forze dell'ordine sono alla ricerca di elementi per individuare responsabile e movente delle azioni intimidatorie, che tuttavia potrebbero esser legate all'attività politico-amministrativa.
Nonostante gli impegni profusi dall'amministrazione comunale, che fronteggia come può ai tagli statali, da queste parti il disagio sociale, legato alla forte crisi economica, è ai livelli di guardia, con la disoccupazione che sfiora tassi record. Lo scorso ottobre, il palazzo municipale era stato occupato dagli operai forestali del cantiere di Sa Serra. Una protesta nata contro la mancata assunzione nell'area di forestazione che, secondo la Regione, insiste in una zona gravata da usi civici.
Giovanna Falchetto

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