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L'unione sarda. Soldi al fotovoltaico, accessi internet in tilt Bloccato il bando

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I contributi per il fotovoltaico sono andati in tilt. Ieri mattina, migliaia di famiglie e di operatori del settore hanno cercato di collegarsi al sito internet dell'assessorato dell'Industria per inviare la domanda e accedere così agli aiuti previsti dal nuovo bando regionale. Ma problemi tecnici hanno impedito l'operazione. Inevitabili i disagi. «Abbiamo buttato all'aria due ore del nostro tempo», commenta Mauro Meloni, venditore attivo nel comparto delle rinnovabili. «Credo che si potesse prevedere in tempo il grande afflusso di richieste. Come al solito, però, la burocrazia ha mostrato tutti i suoi limiti».
LE RISORSE Il bando, ultimato a inizio novembre, mette in palio 9,9 milioni di euro: 7 milioni andranno a chi ha messo in funzione un impianto a partire dal 9 novembre 2012, gli altri 2,9 saranno invece destinati a coloro che hanno installato i pannelli solari tra il primo gennaio e l'8 novembre 2012. Ieri proprio questi ultimi avrebbero dovuto fare richiesta per gli incentivi secondo le procedure stabilite dall'assessorato. «Evidentemente», sottolinea Pier Paolo Spada, segretario provinciale di Confartigianato, «le stime della Regione sono state imprecise. E il sistema informatico è collassato». Le spiegazioni della Regione sono riassunte in un comunicato stampa: «Il bando per la concessione di contributi ai privati per l'installazione di impianti fotovoltaici è stato chiuso a causa di problemi tecnici relativi alla compilazione della domanda on line».
L'ASSESSORE Il numero dei potenziali utenti «in possesso dei requisiti per partecipare al bando (cioè l'aver realizzato impianti “su edificio” messi in funzione nel 2012)», ha poi spiegato l'assessore regionale dell'Industria, Alessandra Zedda, «era stato stimato intorno ai 5.000, in base ai dati ufficiali forniti dal Gse, il Gestore dei servizi elettrici, mentre il numero degli accessi al sito, al momento della presentazione della domanda, è stato notevolmente superiore, provocando anomalie nel sistema. A causa di tali interferenze, gli utenti non hanno potuto inoltrare le domande all'amministrazione regionale. Pertanto», ha concluso l'esponente dell'esecutivo, «sarà adottato, a breve, un nuovo sistema di accesso al bando».
LE LAMENTELE Ma la pazienza di chi lavora nel mondo delle rinnovabili ha un limite: «Aspettiamo notizie più chiare. Ma il sistema così non può funzionare», lamenta Meloni: «Molti operatori, per essere tra i primi ad aver inviato la domanda e per assicurarsi così l'incentivo, hanno intasato i computer regionali mandando le domande non una ma tre o quattro volte». Tuttavia, secondo Pier Paolo Spada, la Regione ha sbagliato in partenza: «Avremmo preferito che il bando si rivolgesse soltanto alle future installazioni fotovoltaiche e non anche a quelle precedenti. In questo modo, si sarebbero risolti molti problemi».
Lanfranco Olivieri

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