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L'unione sarda. Spese al setaccio

La nuova indagine sulla legislatura in corso

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Quando si dice il caso: nel giorno in cui il pubblico ministero ribadisce la richiesta di rinvio a giudizio per i 18 consiglieri regionali della passata legislatura iscritti ai gruppi Misto e Sardegna Insieme (sotto inchiesta per peculato), arrivano sulla sua scrivania le carte chieste poche settimane fa. Si tratta dei documenti sulle spese dei consiglieri di tutti i gruppi delle ultime due legislature, inclusa quella attuale.
Con piena collaborazione, il Consiglio regionale ha inviato, nei tempi indicati dalla Procura di Cagliari, le carte più facilmente reperibili. Per il resto ci vorrà un po' più di tempo.
Essendo impegnato in udienza fino alle due del pomeriggio, il pm Marco Cocco non ha avuto ancora il tempo di vedere quei faldoni. Si tratta della rendicontazione al centro della seconda inchiesta avviata dopo l'audizione davanti al gup Cristina Ornano dell'unico indagato, Adriano salis, dell'Italia dei valori, che ha chiesto il rito abbreviato. Facendosi portavoce di un'istanza diffusa, ha sostanzialmente invitato la magistratura ad andare a guardare anche in casa degli altri gruppi. Ritenendo che quelle dichiarazioni contenessero una notizia di reato, il pm ha aperto un nuovo fascicolo, ipotizzando la stessa accusa: peculato. Il primo atto della nuova indagine, che per il momento procede contro ignoti, è stato l'acquisizione dei documenti. Soltanto attraverso le carte si potrà capire come i gruppi consiliari abbiano speso le somme destinate all'attività politico-istituzionale.

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