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La nuova sardegna. Primarie Pd, ora lo scontro su 2.500 mail

Marras: Renzi ha scatenato le truppe cammellate. Parisi: Bersani ci ripensi, contraddittorio scoraggiare la partecipazione

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di Filippo Peretti

CAGLIARI Scontro aperto anche in Sardegna sulle nuove registrazioni per il ballottaggio tra Bersani e Renzi. Su un totale di tremila richieste, sono duemilacinquecento, quasi tutte trasmesse attraverso il sito della fondazione renziana Big Bang, le mail arrivate ai comitati provinciali delle primarie. Ieri dopo le 20, chiusura delle iscrizioni in vista delle votazioni di domani, è iniziato il lavoro di selezione: quali autorizzare e quali no. Potrà votare solo chi riceverà l’ok in risposta alla mail. Gli organizzatori e i dirigenti del Pd temono incidenti ai seggi da parte degli esclusi: che non saranno pochi perché le «giustificazioni» sono quasi tutte generiche. Tipo: non mi sono registrato il 25 novembre per motivi di salute. Complessivamente i nuovi registrati in Sardegna (alcune decine lo hanno fatto di persona) sono circa tremila. Le mail attraverso il sito renziano sono arrivate quasi solo a Cagliari (circa mille), Sassari (altrettante) e Olbia (intorno alle cinquecento). «A mio avviso – ha detto il bersaniano Franco Marras, presidente del comitato regionale delle primarie – concentrazione territoriale significa che Renzi, che accusava noi di aver organizzato il voto, ha scatenato le sue truppe cammellate». Il riferimento è al fatto che a Cagliari, Sassari e Olbia ci sono i tre maggiori esponenti politici renziani dell’isola: rispettivamente Chicco Porcu, Gavino Manca e Pierluigi Caria, i primi due consiglieri regionali, il terzo ex consigliere. Marras difende la scelta nazionale: può votare chi si è registrato prima via mail prima del 25 novembre o direttamente al seggio in occazione del primo turno e possono essere ammessi coloro i quali spiegano la ragione oggettiva per cui non si sono iscritti prima. I sostenitori e gli elettori di Renzi non ci stanno. E scende in campo persino Arturo Parisi, che domenica ha votato per il sindaco di Firenze: «Difronte all’ultima incredibile delibera del Collegio nazionale dei garanti sulla partecipazione al secondo turno verrebbe ancora una volta da ripetere con Cicerone: Senatores boni viri, senatus mala bestia». L’ex ministro ha aggiunto: «Come si fa a rispondere all’ondata di domande di partecipazione alle primarie della quale e delle quali il Pd e il segretario si dichiarano orgogliosi con una delibera che dice che in assenza di risposta le domande si intendono respinte? Di più come si fa a pubblicare una delibera di questo genere all’ultimo minuto sul sito del Comitato dimenticando che la massa degli elettori non lo vedrà mai?». Di fronte a quello che sta succedendo le iniziative del comitato Renzi come quelle che io stesso ho criticato senza esitazione, sono pallidissime pagliuzze. Ci ripensino Bersanie i garanti».

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