Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La nuova sardegna. Provincia, Pd in pezzi il consiglio “rischia” un milione e mezzo

Salta la seduta che doveva azzerare un mutuo “abbuonato” Poi la Cassa depositi e prestiti concede un rinvio di 15 giorni

Condividi su:

di Marco Sedda

NUORO È saltata la seduta del consiglio provinciale ma anche l’opportunità di vedersi abbuonare il mutuo da milione mezzo di euro acceso con la Cassa depositi e prestiti. Che però in extremis ha concesso una proroga di pochi giorni, dando così alla Provincia la possibilità di salvare la faccia, non perdere il contributo governativo di 250mila euro e soprattutto di azzerare il debito. Ieri mattina i consiglieri avrebbero dovuto approvare un ordine del giorno (Assestamento generale del bilancio di previsione 2011, variazioni del bilancio pluriennale 2012/2014 e della relazione previsionale e programmatica 2011/2013, destinazione avanzo di amministrazione 2011 ed estinzione anticipata mutui) che è in discussione da più di un mese. Ma la mancanza di alcuni consiglieri della maggioranza ha dato alla minoranza l’occasione, uscendo dall’aula, di far saltare la seduta per mancanza del numero legale. «Non ce la sentiamo più – dice a nome di tutta l’opposizione Ciriaco Mula, il capogruppo del Pdl – di garantire il numero legale a questa giunta che non si regge più ormai da tempo. Anche oggi mancavano tre consiglieri della maggioranza: Renzo Soro e Pietro Del Rio del Pd e Giovanni Carboni del gruppo misto. Altre volte abbiamo garantito il numero legale perché il presidente Deriu ci aveva promesso un coinvolgimento che però alla fine non ci è stato. Per questo non gli diamo più credito. A sua volta il presidente del consiglio ha tentato di prolungare la seduta, forse nella speranza che nel frattempo arrivasse qualche consigliere ritardatario. Non si deve però prestare a questi giochetti». La cosa grave è però un’altra: non deliberando ieri mattina, il consiglio ha rischiato di bruciare un contributo governativo di oltre 250mila euro (252.330,99), somma che con l’aggiunta di appena 800 (ottocento) euro avrebbe permesso alla Provincia di estinguere anticipatamente (perché solo a questo scopo è destinato il contributo del governo) tre mutui accesi, in tempi e con scopi diversi, con la Cassa depositi e prestiti. Tre mutui dall’importo complessivo di un milione e mezzo di euro. «Parte di questi – spiega l’assessore alla Risorse finanziarie Michele Ruiu – sono stati accesi per opere che in seguito non sono state realizzate, mentre circa la metà del milione e mezzo non è stato ancora speso e rimane nella disponibilità della Cassa. A questi avremmo rinunciato, e questa operazione ci avrebbe permesso di azzerare i debiti della Provincia a tutto vantaggio della possibilità di accedere a maggiori risorse e di spenderle con più facilità. Ma per fare tutto ciò, la Cassa ci chiedeva tutta la documentazione entro le 12 (di ieri, ndc)». Così, appena è saltata la seduta del consiglio è anche svanito il sogno dell’assessore di gestire con molta più libertà di manovra un ente senza più debiti sul groppone. Sogno che si è concretizzato per la seconda volta a distanza di poche ore, quando in tarda mattinata un funzionario ha comunicato che la Cassa aveva appena concesso una proroga sino al 13 dicembre. «Abbiamo tutto il tempo di convocare un’altra seduta del consiglio p – sorride Ruiu – e votare la proposta di deliberazione sull’estinzione anticipata dei mutui accesi con la Cassa. È un’opportunità da non perdere». E anche un treno che passa per la seconda volta, grave non riuscire a prenderlo neanche stavolta.

Condividi su:

Seguici su Facebook