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L'unione sarda. Nivola, un museo low cost

La nuova ala costruita con appena 750 mila euro

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Dal nostro inviato
Tonio Pillonca
ORANI Le opere di Costantino Nivola brilleranno (di luce propria, ovviamente) agli occhi dei visitatori da domani nella nuova ala del museo, all'ombra della collina de Su Cantaru. Alle 17, davanti ai figli dell'artista, Pietro e Claire, il battesimo ufficiale.
IL PRODIGIO Ha le sembianze di un mezzo miracolo l'edificio sorto grazie a uno sforzo ultradecennale della Fondazione dedicata all'ex manovale diventato mito. È costato 750 mila euro, un'inezia se si raffronta la somma a quella (un miliardo e 600 milioni delle vecchie lire) stanziata per il restauro del vecchio lavatoio, finora l'unica sala espositiva della produzione nivoliana. Professor Ugo Collu, presidente del sodalizio, può essere orgoglioso dell'impresa: contenere i costi, non incassare neanche un euro di quelle indennità che non si negano a ogni presidente o commissario e riportare a Orani le opere migliori dell'artista. Soprattutto quelle realizzate in sand-casting (cemento e gesso su sabbia), che rappresenta forse l'espressione più sublime dell'inventiva di Nivola.
TRA PASSATO E FUTURO Intorno al museo ruota una prestigiosa operazione culturale, turistica e - perché no? - economica. «Questo luogo - dice il sindaco di Orani, Franco Pinna - va gestito in chiave aziendale. Deve diventare un'attrazione del Mediterraneo. Lo doteremo di book shop e caffetteria. Bisognerà fare i conti con i costi di gestione, che nell'auspicio di Comune e Fondazione dovranno essere contenuti come quelli di realizzazione. «Soltanto per garantire la vigilanza - dice Ugo Collu - servono 100 mila euro l'anno, su un bilancio di 260 mila». L'oculatezza nelle spese mantenuta finora è comunque un sicuro lasciapassare per l'ottimismo.
L'INTERESSE Sul museo Nivola sono in molti a voler investire. I produttori dell'agroalimentare, ad esempio, hanno intuito la portata dell'evento inaugurale. Le cantine sarde hanno offerto alla Fondazione cinquecento bottiglie per arricchire il buffet. Che comprende anche cento chili di formaggio, salumi in quantità e chi più ne ha più ne metta. «Gli stessi prodotti che Nivola - ricorda il presidente della Fondazione - aveva esportato in un supermercato della sua Long Island».
LA CERIMONIA Pietro e Chiara Nivola, Ugo Collu e Franco Pinna faranno gli onori di casa alla cerimonia, cui interverranno Carlo Pirovano, storico dell'arte e curatore dell'allestimento, e Gianfranco Crisci, architetto. Immancabile e nutrita la presenza istituzionale. In testa il presidente della Regione Ugo Cappellacci e l'assessore alla Cultura Sergio Milia. Colonna sonora il sax di Gavino Murgia e il coro Monte Gonare di Orani, voce di dentro del paese che ha dato i natali al genio.

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