Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Nuove minacce di morte, il sindaco ancora nel mirino

ORANI. Scritte sui muri, terzo messaggio nell'arco di dodici giorni

Condividi su:

Ingiurie e minacce di morte sui muri del paese. Nel mirino c'è il sindaco di Orani, Franco Pinna. Per lui è la terza volta nell'arco di appena dodici giorni. Le scritte offensive precedenti sono comparse sui muri del cimitero. Pareti che una settimana fa avevano ospitato messaggi minacciosi, preceduti dalla prima scritta più lieve: “buffone”. Stavolta teatro delle parole di minaccia rivolte anche ai familiari sono alcuni angoli del centro.
NELLA NOTTE È stata una pattuglia di carabinieri, impegnata in un normale servizio di controllo notturno nelle strade di Orani, a scoprire l'ultimo messaggio lasciato da mani ignote. Era circa l'una di ieri quando i militari hanno notato le parole sui muri di alcune case del centro storico. Scritte fresche, tracciate poco prima, che hanno subito attirato l'attenzione dei militari dell'Arma. A quel punto hanno eseguito i rilievi e allargato le indagini, già avviate per i precedenti episodi.
MOVENTE I carabinieri di Orani e della compagnia di Ottana vagliano tutti gli atti amministrativi della giunta guidata da Franco Pinna, esponente del Pd, per venire a capo della vicenda. Già in occasione dei precedenti episodi il primo cittadino ha raccolto vasta solidarietà. Martedì scorso, all'indomani del secondo messaggio, si è presentato regolarmente al consiglio comunale, poi interrotto in modo pacifico dai rappresentanti delle associazioni giunte a testimoniare la loro solidarietà. Ma a Orani le tensioni, pur sotterranee, evidentemente non mancano.
CANTIERE FORESTALE Nel periodo scorso è balzata agli onori della cronaca l'occupazione del municipio da parte degli operai forestali rimasti senza cantiere per via del nodo sugli usi civici di cui il Comune nega l'esistenza, ma risultano all'Ente foreste che di recente ha trasferito i lavoratori nell'Oristanese.
SOLIDARIETÀ «È un gesto ignobile che offende tutta la comunità», commenta il presidente Ugo Cappellacci dopo il nuovo atto intimidatorio. «La nostra reazione deve andare oltre le parole di circostanza ed essere percepibile nel quotidiano. In momenti come questo abbiamo il dovere di stringerei intorno a chi per la terza volta subisce un atto intimidatorio e di far sentire isolati gli autori che, agendo nell'anonimato, hanno violato i principi della nostra società. Esprimo a Franco Pinna la massima vicinanza e solidarietà».

Condividi su:

Seguici su Facebook