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La nuova sardegna. Orani scende in piazza per dire no alla violenza

Dopo le minacce al sindaco, le associazioni promuovono una manifestazione Negozi chiusi per un’ora e assemblea popolare per condannare «i gesti ignobili»

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di Andreina Zichi

ORANI Sarà pacifica ma determinata, la reazione della comunità oranese dopo le minacce al sindaco Franco Pinna, rinvenute per tre settimane consecutive prima sulle mura del cimitero, poi, sulle pareti di alcune abitazioni del centro storico. Su iniziativa delle associazioni locali, infatti, domani con inizio alle 18, si svolgerà una manifestazione silenziosa aperta a tutta la comunità, che attraverserà le vie del centro abitato e si concluderà con un’assemblea popolare. «L’obiettivo – come spiega il documento, consegnato a tutti gli esercizi commerciali e alle scuole – è, non solo esprimere la solidarietà della popolazione oranese al sindaco e all’amministrazione comunale, ma opporsi con determinazione a questi atti criminosi che danneggiano l’immagine del paese, conosciuto e apprezzato per l’arte, la cultura e l’artigianato nonché per l’operosità dei suoi abitanti. La comunità di Orani – continua la nota – condanna fermamente questi gesti ignobili, che non trovano alcuna giustificazione e non la rappresentano in alcun modo, essendo estranei alla sua cultura, fondata sul confronto civile e sulla dialettica democratica. Offendendo l’amministrazione comunale – proseguono ancora le associazioni locali – , si colpisce l’intera comunità, minando peraltro anche la serenità del vivere quotidiano dei suoi abitanti. Gli ultimi gesti che hanno colpito la comunità di Orani sono da condannare e non da assecondare, non possiamo più far finta di niente». Le associazioni, pertanto, invitano tutti gli esercizi commerciali e le realtà produttive a interrompere la loro attività per un’ora. «Il nostro intento – conclude la nota – è di fermare la vita quotidiana per un’ora, di smuovere la situazione, di far sentire la nostra voce. Noi, cittadini di Orani, vogliamo una comunità dove il dissenso si può esprimere, ma nelle forme consentite e con il rispetto di tutti alla luce del sole, per noi e per i nostri figli». La comunità si riunirà quindi alle 18, ai giardini di “Su Ponte”, da qui, il corteo si sposterà percorrendo Corso Garibaldi, Corso Italia per approdare in Piazza Convento, dove si svolgerà l’assemblea popolare.

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