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L'unione sarda. Le trasferte infinite di operai senza pace

ORANI. Devono viaggiare a Bitti, Lula e Torpè

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Hanno ripreso a peregrinare nei cantieri forestali della provincia gli operai di Orani. Da qualche giorno quattro viaggiano a Bitti, a Lithos, raggiungibile con oltre cento chilometri di marcia. Altrettanti sono a Lula. Tre sono trasferiti a Torpè che da Orani dista 120 chilometri. Altri tre hanno da raggiungere Sorgono, a una settantina di chilometri dal paese.
«Da due anni il nostro problema è irrisolto», denunciano ripensando alle vicissitudini iniziate con il trasferimento da Orani verso altri cantieri a causa del nodo degli usi civici nelle terre comunali di Sa Serra. Dopo la campagna antincendio, hanno avuto 15 giorni di ferie, poi una settimana di lavoro a Orani, due nel vivaio di Oristano. Ora le nuove destinazioni decise dall'Ente foreste che negli ultimi tempi ha predisposto tre progetti alternativi che attendono ancora il via libera della Giunta regionale: prevedono interventi a Sa Serra, il recupero della pineta nel carcere di Badu 'e Carros e le vecchie strade di campagna. Sullo sfondo il problema degli usi civici di Orani. La Regione, anche di recente, avrebbe insistito sulla loro esistenza. Ora al Comune resterebbe la via del commissario degli Usi civici per avere la parola definitiva.

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