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La nuova sardegna. «Peste suina, prevenzione da ripensare»

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CAGLIARI «Peste suina africana: basta con la prevenzione inutile», questo in sintesi quanto emerso dalla giornata di studio organizzata dalla Simevep (la società scientifica del Sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica) alla quale hanno partecipato oltre duecento veterinari sardi. I veterinari non ci stanno a passare come capro espiatorio di un fallimento annunciato e hanno spiegato di essere pronti a ripartire con piani più incisivi e con nuove strategie che siano veramente improntate alla reale eradicazione della malattia. All’incontro hanno portato il loro contributo i più grandi esperti a livello nazionale e anche la maggiore autorità scientifica internazionale sulla peste suina: il cattedratico spagnolo José M. Sánchez-Vizcaíno, che ha offerto nuovi orientamenti per combattere la malattia che sta mettendo in ginocchio migliaia di allevamenti, decine di industrie di trasformazione e rovinando il mercato a causa dell’impossibilità di commercializzazione dei prodotti al di fuori della Sardegna. Alla giornata di studio del Simevep hanno partecipato il commissario straordinario ad acta per la malattia e rappresentanti delle forze produttive e delle istituzioni. Angela Vacca, segretario regionale del sindacato Sivemp, ha sottolineato che «i veterinari non sono più disponibili a far pesare sulla sanità pubblica i continui e inutili controlli degli allevamenti conosciuti e regolarmente censiti, mentre poco o niente viene fatto nei confronti di ambienti che operano nell'illegalità portando così la zootecnia regionale all'ultima spiaggia». «Siamo arrivati al punto zero – ha sostenuto Aldo Grasselli segretario nazionale del Sivemp –. La categoria ha di nuovo messo in gioco la propria professionalità, che peraltro da nessuno era stata messa in discussione, ma consci della gravità della situazione i veterinari sono pronti a dare, non in maniera acritica sia chiaro, tutta la loro disponibilità affinchè la peste suina africana sparisca per sempre dalla Sardegna. Naturalmente con la collaborazione di tutti i rappresentanti della filiera zootecnica, come avvenuto positivamente in Spagna». (plp)

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