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La nuova sardegna. Orani, marcia della solidarietà per il sindaco

Corteo e assemblea dei cittadini per dire no alla violenza dopo le scritte minacciose contro Pinna

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di Andreina Zichi

ORANI «Siamo una comunità libera e vogliamo continuare ad esserlo». È questa la frase che campeggia sul cartellone, lungo cinque metri, che è stato posizionato in Piazza Italia, luogo di ritrovo storico della comunità di Orani e cuore del centro abitato. A scrivere la frase è stato lo stesso sindaco, Franco Pinna, poco prima dell’inizio dell’assemblea pubblica, che è seguita alla marcia di solidarietà di venerdì sera. Un gesto simbolico, seguito da tanti altri cittadini che hanno voluto esprimere liberamente il loro pensiero, riportandolo sull’enorme foglio bianco. Diverse centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione di solidarietà nei confronti del primo cittadino, dopo le reiterate minacce comparse nei giorni scorsi sulle mura del cimitero e nel centro storico. Serrande abbassate per tutta la durata della manifestazione sia negli esercizi commerciali, sia nei bar del centro abitato. L’appello delle associazioni alla comunità e agli esercenti, affinché tutti dimostrassero il proprio dissenso per quanto sta accadendo, è stato accolto all’unanimità. Intorno alle 18, la comunità si è riunita nei giardinetti di Su Ponte, poi il corteo silenzioso si è spostato lungo Corso Garibaldi e corso Italia, per approdare in Piazza Convento. La comunità di Orani si è stretta intorno al primo cittadino, che ha aperto la marcia, seguito dai componenti delle associazioni, da tanti politici di tutti gli schieramenti e da numerosi sindaci dei comuni vicini, giunti espressamente per esprimere la loro solidarietà. Durante l’assemblea, i rappresentanti delle associazioni hanno letto nuovamente il documento preparato per l’occasione, rinnovando l’appello al dialogo e al rispetto delle istituzioni e della stessa comunità. Un accorato appello è giunto da Pino Tilocca, l’ex sindaco di Burgos che ha perso il padre in seguito ad un attentato finalizzato a farlo dimettere dal suo incarico. «La cittadinanza deve decidere se vuole un paese democratico o vuole soccombere. – ha dichiarato Tilocca – State vicini al sindaco, anche se non condividete le sue idee, perché non è in gioco solo la sua vita, ma il destino del vostro paese». Incoraggiamenti a Franco Pinna, affinché non abbandoni il suo ruolo, sono giunti anche dai cittadini e dal sindaco di Oniferi, Stefania Piras. Al termine della manifestazione, la parola è passata al primo cittadino. «Penso che ciò che sta succedendo sia inaccettabile per la comunità oranese, che certamente non lo merita – ha ribadito –. Rimarrò al mio posto perché gli oranesi mi hanno chiesto di farlo e terminerò il mio mandato. Ringrazio le associazioni, che hanno realizzato questa bella serata, tutti i cittadini e tutti i rappresentanti politici che hanno partecipato, dimostrandomi il loro sostegno e la loro solidarietà».

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